Medicina

Coronavirus tamponi: una questione di monitoraggio e tempistica

L’Oms dichiara la necessità di eseguire più tamponi, in Toscana hanno acquistato mezzo milione di test sierologici per estendere i controlli a tutti.  E il governatore della Campania Vincenzo De Luca dichiara di voler avvalersi di un milione di test rapidi per avviare una campagna di screening di massa.

I dati che riguardano l’epidemia in corso rilevano che in Lombardia il tasso di ospedalizzazione e letalità è il doppio rispetto al resto d’Italia, i tamponi effettuati in questa regione risultano essere 66.730 registrando il 38% dei positivi al Covid -19 con 25.515 casi di infezione.

In Lombardia, stando ai dati, risulterebbe, quindi, necessario incrementare il numero dei tamponi perché si agisca con una tempistica più veloce.

Un sistema di monitoraggio d’altronde è ciò che consiglia l’Oms e spunta il modello coreano basato sui controlli da remoto (l’app che monitora i movimenti) degli spostamenti e i tamponi per tutti coloro definiti “a rischio”.

In Italia si presenta la necessità di allargare la base dei soggetti da analizzare, soprattutto, in quelle regioni che mostrano dati di contagio meno acuti  per agire d’anticipo.

Ma quanti tipi di tampone eseguiamo?

I test per il virus Sars-CoV-2 sono due ovvero il tampone laringo-faringeo su campione biologico e i test anticorpali sierologici.

Il primo è atto alla misurazione del virus che circola in gola o nelle narici, per la cui procedura è necessario un laboratorio di biologia molecolare.

I test sierologici, invece, sono test anticorpali eseguiti con un prelievo di sangue in grado di misurare le immunoglobuline M (IgM), anticorpi associati alla risposta immunitaria e le immunoglobuline G (IgG), risposte immunitarie secondarie che intervengono nella fase della guarigione.

Se i tamponi eseguiti a distanza di un paio di giorni sono negativi possiamo definire iniziata la fase di guarigione.

Nuovi test in arrivo saranno in grado di accelerare la ricerca, ciononostante, il tampone usato ad oggi per analizzare la presenza del virus nel naso e nella gola è di certo affidabile.

Per chi presenta dei sintomi lievi si consiglia loro di rimanere a casa, stesso consiglio per i loro contatti.

 

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