Medicina

Allergia: maledetta primavera

La primavera con la sua fioritura è per il 33,6% degli italiani la stagione delle allergie.

Naso chiuso, starnuti e lacrimazione.

La parola allergia, di derivazione greca, ἄλλος – diverso, altro ed érgon -azione, indica una reazione a un corpo esterno all’organismo.

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L’organismo, in pratica, mette in atto  una serie di reazioni di difesa come stranuti e tosse, con lo scopo di espellere questi “estranei”.

Per capire quali sono le cause della nostra allergia si parte col Prick Test, ovvero si applicano sulla pelle una serie di gocce contenti allergene per conoscere il tipo e la natura del problema allergico.

Allergie in crescita.

“Assosalute” prevedeva per il 2020 una crescita di forme allergiche negli italiani, soprattutto nella fascia di bambini e adolescenti.

Secondo una sua indagine, che ha interessato 1000 italiani, il 40% dichiarava di soffrire di una qualche forma allergica durante la primavera.

Secondo il Ministero della Salute le allergie respiratorie sono la forma più comune e diffusa di allergie in Europa e nel mondo, infatti, a soffrirne è ben una persona su 4, solo in Italia riguardano circa 20 milioni di persone.

A incidere sul trend in crescita delle allergie è anche il nostro stile di vita, in quanto, oltre alla predisposizione genetica, è l’ambiente esterno che ne scatena la diffusione.

Si passa molto tempo in ambienti chiusi o poco areati, dove crescono gli allergeni.

Praticare sport all’aperto e portare i bambini fuori in spazi areati potrebbe aiutare.

I sintomi più diffusi e fastidiosi delle allergie sono starnuti, il 62,1% del campione Assosalute, prurito agli occhi 57,5%, lacrimazione 47,7% e naso chiuso 39,4%.

Problemi che incidono anche sulla qualità del sonno, circa il 45% degli intervistati dichiarava di non dormire durante le ore notturne, come anche sulla facoltà di concentrazione, il 32,5% diceva di avere difficoltà a concentrarsi.

Il sito www.allergicamente.it è un progetto comunicativo dell’Associazione allergologi immunologi italiani territoriali e ospedalieri, dove è possibile trovare tutte le informazioni utili per distinguere un’allergia da un raffreddore e le terapie più efficaci da adottare.

L’insorgere delle allergie non conosce età specifiche, chi ne sta sviluppando una e presenta sintomi respiratori deve sapere che in presenza di tosse e raffreddore deve mettersi in contatto col proprio medico curante così che si possa prescrivere una terapia specifica.

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