Autismo. Terapia dell’acqua migliora la comunicazione
“L’autismo è un complesso disordine dello sviluppo neurologico a insorgenza precoce che attualmente colpisce circa 1 persona su 100.
E’ quattro volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine, e non conosce barriere razziali, etniche o sociali.”
Il “Journal of Autism and Developmental Disorders” ha pubblicato la ricerca italiana “Effectiveness of a Multisystem Aquatic Therapy for Children with Autism Spectrum Disorders” di Caputo et al.
La ricerca constata l’efficacia della TMA (Terapia Multisistemica in Acqua metodo Caputo-Ippolito) nel trattamento dei deficit del funzionamento adattivo di bambini con autismo.
La TMA è una metodologia d’intervento multisistemico frutto di un lavoro ultraventennale in acqua, sviluppata specificamente per persone con disturbo dello spettro autistico.
La TMA, nata dal lavoro di Giovanni Caputo e Giovanni Ippolito, nasce con lo specifico obiettivo di sviluppare una metodologia d’intervento globale (multisitemica) che tenga conto degli aspetti relazionali, emotivi, comportamentali e d’integrazione sociale della persona con autismo.
Il programma è inserito all’interno del contesto familiare e realizzato in ambiente naturale, la piscina pubblica, che offre un’opportunità unica di interazione e partecipazione sociale.
Una terapia sì ma arricchita da un profondo senso ludico laddove il divertimento e la gioia del nuotare risultano gli elementi essenziali dell’approccio TMA.
La Tma, infatti, utilizza l’acqua sia come attivatore emozionale che sensoriale.
L’obiettivo è sostenere nello sviluppo comunicativo e relazionale i bambini con spettro autistico e con disturbi generalizzati dello sviluppo.
25 anni di lavoro che hanno prodotto una terapia in grado di pianificare un intervento individualizzato che parte dai rapporti umani riuscendo a modulare e modificare i processi comunicativo-relazionali.
I risultati sono evidenti in quanto la terapia agisce efficacemente sui comportamenti problematici legati all’aggressività aumentando lo sguardo diretto.
La Tma migliora i contatti corporei e i tempi di attenzione.
Molti dei bambini coinvolti nella terapia non fanno altro che giocare insieme ai loro coetanei.
Allo stesso tempo la terapia li aiuta a gestire l’aggressività e canalizza l’iperattività.
“Le tecniche natatorie e le capacità acquisite durante l’intervento, vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare successivamente anche il fondamentale processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari”.
Tutte le informazioni e i contatti al sito http://www.terapiamultisistemica.it/