Alimentazione

Fave il cibo povero dalle nobili qualità

È tempo di fave fresche, le troviamo al mercato con facilità e a un buon prezzo.

Legume tipico del centro e sud Italia, la tradizione di questo alimento ha poi conquistato un po’ tutto lo stivale.

Appartengono alla famiglia dei legumi, definito “cibo povero” in quanto economiche e nutrienti.

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Le fave vantano un notevole numero di qualità, da quelle nutritive a quelle di sostegno al lavoro nei campi contro i fastidiosi e dannosi parassiti.

In agricoltura vengono, infatti, utilizzate per rivitalizzare i terreni tra una coltura e l’altra.

Nutrono il terreno di azoto e, come narrano antiche credenze, la pianta delle fave avrebbe la capacità di attirare tutti i parassiti, che di conseguenza non infesterebbero gli altri ortaggi. 

Si possono consumare crude o cucinate.

D’inverno è più comune utilizzare quelle secche, che non sono verdi ma gialline, ma, le fave fresche hanno un carico vitaminico maggiore e sono ricche di ferro.

Ipocaloriche, sono un legume prezioso poiché non solo contrasta l’anemia ma aiuta nella protezione del sistema nervoso per l’apporto di magnesio, proteine e fibre.

Le fave rappresentano anche una difesa da diabete e malattie coronariche.

Quante tipologie di fave conosciamo?

In Italia le pugliesi Carpino e la siciliana Leonforte godono di particolare prestigio.

Uno studio australiano della Charles Sturt University (CSU) pubblicato dal  British Journal of Nutrition ha scoperto che i componenti delle fave del tipo Nura e Rossa sono attivi contro cinque diverse linee di cellule cancerose.

Le fave potrebbero essere anche un ottimo alimento da includere in una dieta anticancro.

Il medesimo studio ha, inoltre, reso noto anche l’effetto benefico delle fave sulla pressione alta.

Le fave, inoltre, proteggono le ossa, grazie alla presenza di calcio e manganese, quest’ultimo importante anche per i sistemi endocrino e immunitario.

La vitamina A, oltre a supportare la salute degli occhi, favorisce l’idratazione della pelle, mentre la vitamina K interviene nel processo di coagulazione del sangue e previene le fratture.

Per agevolare l’assorbimento del ferro basterà abbinarle ad altri alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi e peperoni oppure, per ripulire il fegato, a delle erbe amare come, ad esempio, la cicoria o aggiungerle in insalata fresche con la rucola.(Leggi anche: https://www.salutebuongiorno.it/2020/04/rucola-a-tavola-fai-il-pieno-di-vitamine-e-acido-folico/)

 

 

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