Scriveva Guido Gozzano in una sua poesia:
“O belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie”.
E queste “confetterie” sono oggetto di studio poiché la così comune “voglia di cioccolato” sembrerebbe una necessità organica per ristabilire equilibrio umorale e agire anche su sonno e pressione.
Lo studio pubblicato su “Nutrition Foundation of Italy” attesta proprio che la presenza di flavanoli nel cacao, composti bioattivi di origine vegetale, sono in grado di proteggere l’elasticità della parete dei vasi, l’equilibrio pressorio, la corretta velocità del flusso sanguigno.
“Anche le metilxantine sono in grado di modulare la funzionalità vascolare (elasticità, pressione). Se assunte in contemporanea con altre sostanze, possono influire sul loro assorbimento e sugli effetti. È per esempio il caso dell’aspirina: si sa che l’assunzione contemporanea di caffeina ne potenzia gli effetti analgesici e antinfiammatori”.
Ma la sostanza del cacao che desta interesse maggiore è l’anandamide, scoperta da Daniele Pomelli del Neuroscience Institute di San Diego. L’anandamide agisce sulle cellule cerebrali in maniera simile alla marijuana senza apportare i danni del fumo, ristabilendo un senso di appagamento e benessere psicologico.
È stato dimostrato che gli acidi grassi del cioccolato sono in grado di indurre la produzione di composti cannabinoidi endogeni, mangiare cioccolata risponde a funzioni biologiche e non solo psicologiche.
Il cacao è in grado di fornire rapidamente energia all’organismo, ha un indice glicemico relativamente basso, in relazione a quella fondente essa ha un più basso contenuto calorico e velocizza il metabolismo, il cioccolato, inoltre, non contiene colesterolo.
Noto anche per le sue proprietà antiossidanti, il cacao elasticizza la pelle e potenzia le difese immunitarie.
Pubblicato su Frontiers in Nutrition, c’è uno studio dell’Università de L’Aquila che ha valutato gli effetti della cioccolata ad elevato contenuto di flavanoli sulle funzioni cognitive e sui parametri cardiovascolari, dopo una notte insonne.
I risultati dei ricercatori dell’Università dell’Aquila spiegano come elevate dosi di flavanoli del cacao siano efficaci per contrastare la compromissione vascolare che è possibile osservare dopo una notte di deprivazione di sonno rendendo le prestazioni di lavoro pressoché simili a quelle osservate dopo una notte di sonno regolare.
E se siete vegani potete preparare una crema alle nocciole senza alimenti di derivazione animale: tostare per 2-3 minuti in un padellino a fuoco medio 6 cucchiai colmi di nocciole intere, poi polverizzatele nel mixer.
Aggiungete 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva e, continuando a frullare, unite 3 cucchiai di zucchero di canna, 1 cucchiaio e mezzo di cacao amaro ed infine 4/6 cucchiai di latte di soia alla vaniglia per avere una crema golosa per fare scorta di energia e buon umore.