Il riso è un alimento molto consigliato per seguire una dieta equilibrata e suggerito, per l’assenza di glutine, ai soggetti con celiachia, ma attenzione ai livelli di arsenico che esso contiene.
Per la sua coltivazione in acqua e per le sue caratteristiche, è presente, nel riso, l’arsenico, elemento imprescindibile e che non evitiamo con il consumo di riso integrale.
La ricerca “Do arsenic levels in rice pose a health risk to the UK population?” pubblicata dalla rivista Ecotoxicology and Environmental Safety allerta la popolazione anglosassone sui rischi dell’arsenico contenuto nel riso in livelli non adeguati agli standard imposti dall’Unione Europea.
“Il consumo di riso e prodotti a base di riso può rappresentare una via di esposizione significativa all’arsenico inorganico, che è un agente cancerogeno del gruppo 1 per l’uomo.
Il Regno Unito segue le attuali normative della Commissione Europea, pertanto le concentrazioni di arsenico devono essere <0,20 mg kg −1 in riso bianco (lucido) e <0,25 mg kg −1 in riso integrale (non lucidato)”.
Un avvertimento che non deve suonare come un allarme generalizzato, ma che ci suggerisce di evitare un consumo eccessivo di prodotti derivati dal riso che contengono più arsenico rispetto ai grani, quali gallette di riso, crackers, latte e olio di riso.
Lo studio britannico ha preso in esame 55 campioni di riso riscontrando su 28 campioni un’eccedenza di arsenico di 0,152 mg per kg.
Un’allerta rivolta, soprattutto, ai neonati svezzati con prodotti a base di riso, che si traduce nell’esigenza da parte dei consumatori, di sapere quanto arsenico contiene il riso che si sta acquistando con un’apposita etichettatura.
Il riso rappresenta, nel mondo, la base alimentare di circa 2 miliardi di persone.
Uno studio, pubblicato da Science Advances, rileva che l’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera ridurrebbe il valore nutrizionale del riso con la diminuzione dei suoi nutrienti quali zinco, ferro, proteine e vitamine.
Un consiglio, variare quanto più possibile la dieta nell’ambito dello stesso gruppo alimentare come questo dei cereali.
Per cucinare il riso si suggerisce, per ridurre la concentrazione di arsenico, di immergerlo in abbondante acqua di cottura.
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