Medicina

Tristezza giovanile e sintomi depressivi negli adolescenti

La tristezza è un sentimento che può insorgere in età giovanile durante il percorso di crescita ma andrebbe poco alimentata a causa di un suo potenziale pericoloso quale è il disturbo depressivo adolescenziale.

Le manifestazioni di tristezza eccessiva e le inevitabili espressioni del volto correlate fungono, infatti, da segnali diretti agli altri che, nel caso dell’età adolescenziale, possono favorire una sorta di reazione simile come risposta adattiva allo stress.

È il risultato di una ricerca della Binghamton University pubblicata sul Journal of Anormal Child Psychology.

Se un adolescente ha la tendenza a prestare maggiore attenzione agli stimoli negativi, quando sperimenta qualcosa di stressante è probabile che abbia una risposta meno adattativa a questo stress e che mostri maggiori aumenti dei sintomi depressivi – ha detto Cope Feurer all’Ansa, ricercatore che ha condotto l’analisi – Ad esempio, se due adolescenti litigano entrambi con un amico e un adolescente trascorre più tempo prestando attenzione agli stimoli negativi (cioè, le facce tristi) rispetto all’altro, allora quell’adolescente può mostrare maggiore aumento dei sintomi depressivi in ; risposta allo stress, potenzialmente perché presta maggiore attenzione al fattore di stress e al modo in cui il fattore di stress li fa sentire».

Anche i dati parlano chiaro.

Gli ultimi anni, infatti, registrano un aumento di richieste di aiuto e supporto per l’insorgere nella fascia adolescenziale di disturbi di ansia e depressione.

L’abuso di alcol e sostanze peggiora lo stato delle cose e determina una situazione non tanto di malessere quanto di vero e proprio disturbo.

Tra i Paesi analizzati risulterebbe che solo uno su quattro si prende cura della salute mentale dei ragazzi mentre un buon 84% volge attenzione al benessere degli adolescenti.

Risulta chiaro che, in molti casi, è difficile riconoscere o distinguere una banale tristezza da un disturbo depressivo.

C’è da dire, però, che i segnali d’allarme esistono e sono chiari come alta conflittualità e aggressività verso gli adulti e verso i coetanei, un difficile rapporto con il cibo.

I medici con forza richiedono una nuova e più vigorosa attenzione volta al miglioramento della salute mentale dei ragazzi per evitare una sofferenza annosa, anche vista la giovane età e che, in casi specifici, provoca decessi prematuri.

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