Legumi sostenibili ed economici ma poco consumati
I legumi, potenti antiossidanti e ricchi di fibra, pur entrando a pieno titolo nella tradizione culinaria italiana sembrerebbero i meno consumati.
Poco elaborati e ricchi di proteine i legumi, per la loro produzione, sono un alimento a basso impatto ambientale oltre che estremamente economici.
Questo alimento contiene un’alta percentuale di proteine, una porzione di fagioli freschi da 150 grammi ad esempio, registra un apporto di 10 grammi di proteine.
La carne, nelle stesse dosi, ne conta 20 di proteine senza, però, l’apporto di fibre che, invece, caratterizza i legumi.
Fagioli, lenticchie e ceci contengono sostanze bioattive come polifenoli e antiossidanti, a basso contenuto glicemico evitando, così, pericolosi picchi di insulina.
Ancora, rappresentano una fonte di minerali come ferro, zinco, calcio, potassio, fosforo e vitamine del gruppo B, ragioni che li includono nelle diete di prevenzione di malattie cardiovascolari e di diabete di tipo 2.
Un consiglio pratico per chi risulta particolarmente sensibile a questo tipo di alimento è la decorticazione: mettere in ammollo i legumi da cucinare e cambiare l’acqua un paio di volte è un trattamento indicato prima della bollitura.
Come consumarli?
Questo alimento andrebbe consumato insieme ai cereali per riequilibrare l’assenza di lisina nei cereali, un aminoacido essenziale presente, invece, nei legumi, questa miscela sostituisce per valori nutrizionali una porzione di carne.
Questo prodotto andrebbe consumato almeno due volte alla settimana con porzioni di 150 grammi oppure 50 grammi se compriamo quelli secchi, anche se per praticità può essere comodo comprare i legumi surgelati o in scatola.
Seppur in piena età tecnologica, dovremmo ripensare al dipinto fine cinquecentesco di Annibale Carracci “Mangiafagioli” per riequilibrare la nostra dieta alimentare.
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