Il report Iss sulla Terra dei Fuochi. Salute e territorio.
Con la denominazione Terra dei Fuochi si indica la zona della Campania che comprende i comuni presenti tra Napoli e Caserta.
Queste zone sono oggetto di un’indagine svolta dalla Procura di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa (Caserta) e l’Istituto Superiore di Sanità.
Il report è stato illustrato online dal procuratore Francesco Greco, dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e dal procuratore generale di Napoli Luigi Riello.
Il report Iss mostra come alcune gravi patologie che riguardano la popolazione locale, si leghino alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti: asma, diverse forme di leucemia, tumore al seno e malformazioni congenite, non rappresentano più soltanto un’ipotesi ma una relazione causale tra la loro insorgenza e la presenza di sostanze tossiche sul territorio.
Fatto che, stando alle parole di Brusaferro, impone l’individuazione di interventi adeguati di sanità pubblica, partendo, in prima istanza, da azioni di bonifica ambientale.
38 comuni presi in esame disegnando una mappa di 2767 siti di smaltimento illegale dei rifiuti su un territorio di 426 km quadrati e su cui è competente la Procura di Napoli Nord.
Il 37% dei 354mila residenti nei 38 centri vive a circa 100 metri distante da questi siti, origine di composti chimici estremamente dannosi per la salute.
La mappa, inoltre, distingue i 38 comuni in quattro classi, con fattori di rischio crescenti: dall’uno (meno esposti a fattori inquinanti) a quattro (più esposti).
Solo Giugliano in Campania e Caivano sono di livello 4; altri cinque, sempre del Napoletano (Cardito, Casoria, Melito di Napoli, Mugnano e Villaricca), sono di livello 3; undici di livello 2: sette del Casertano (Aversa, Casal di Principe, Sant’Arpino, Casaluce, Gricignano d’Aversa, Lusciano e Orta di Atella) e quattro nel Napoletano (Afragola, Casandrino, Crispano e Qualiano).
I restanti 20 comuni sono di livello 1, (Carinaro, Cesa, Frignano, Cesa, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Casapesenna, Villa Literno per il Casertano e Arzano, Calvizzano, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Marano e Sant’Antimo).
I dati raccolti nel Report Iss, con l’obiettivo di raccogliere in particolare, percentuali relative agli eccessi di mortalità, all’ospedalizzazione per patologie concernenti l’esposizione a inquinanti e incidenza tumorale, hanno rilevato come il tumore al seno nelle donne abitanti dei comuni di terza e quarta fascia sia considerevolmente maggiore.
Altro dato estremamente preoccupante è l’ospedalizzazione per asma, dati in percentuale alti ma ancora più significativi nelle zone comprese dei comuni di livello 3 e 4.
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