Educare alla salute a scuola significa formare nuove forme di consapevolezza nelle giovani generazioni.
La scuola, luogo della formazione, non dovrebbe rimanere indietro rispetto a questa tematica perché possa garantire lo sviluppo psicofisico ai giovani studenti.
La proposta arriva dalla Sip, Società Italiana Pediatria, scritta per mano del Presidente Alberto Villani, presente sulla rivista Pediatria.
Scrive Villani: “La pandemia ha dettato regole precise in termini di qualità e dimensioni degli ambienti, di rapporto numerico tra docenti e discenti, di strutture architettoniche che devono essere dedicate alla specifica funzione, di luogo d’incontro e crescita.
È in atto da mesi un acceso dibattito sulle aperture e sulle chiusure della scuola, come se questo fosse il problema e non la triste conseguenza di una situazione disastrata”.
Ricominciare dalla scuola, dunque, così come evidenziato da uno studio promosso dalla Società Italiana di Pediatria, per cui si pone la necessità di una scuola diversa che offra a tutti gli studenti le migliori e più eque opportunità per lo sviluppo armonico delle loro migliori potenzialità.
Educare alla salute significa, per l’Istituzione Scuola, porre basi strutturali per la garanzia di una giusta evoluzione della persona.
Dall’edilizia all’organizzazione didattica, Villani concentra l’attenzione non solo sulle carenze strutturali dell’istituzione ma sulla necessità, evidenziata dalla pandemia, di ricostruire il luogo principe della formazione “a misura”.
“Il SARS-CoV-2 ha evidenziato e smascherato tutte le inadeguatezze del sistema scolastico italiano” scrive Villani.
Una scuola a tempo pieno, propone il Presidente Sip, che sappia educare alla salute, dall’alimentazione allo sport affinché sia possibile agire e limitare, se non azzerare, i problemi dell’obesità e delle patologie correlate.
L’attività fisica diverrebbe irrinunciabile e parte della vita quotidiana, anche in età adulta. Corretti stili di vita sarebbero patrimonio della gran parte dei cittadini.
Implementare il ruolo dell’arte, con laboratori e corsi di pittura e di teatro per far crescere i ragazzi non solo arricchiti dalle nozioni ma da un sapere più ampio e completo.
“Tra le materi, dovrebbe essere introdotta, dalle materne alle superiori, l’educazione sanitaria”.
Educare alla salute con l’introduzione di una disciplina la cui, secondo Villani, formazione e conoscenza, costituiscono il migliore investimento per avere cittadini coscienti, preparati, correttamente informati e formati.