L’arrivo della primavera, con le sue giornate di luce prolungata, aiuta nella modulazione dell’umore e migliora lo stato di benessere.
Questi benefici che addebitiamo alla primavera, si devono all’aumento della dopamina, il neurotrasmettitore associato all’attenzione e all’umore buono, il cui aumento, appunto, è correlato a una maggiore esposizione alla luce solare.
Dallo sport all’alimentazione, la primavera, grazie alla fruibilità di cibi ricchi d’acqua propri della stagione e all’accesso agli spazi aperti per il clima più mite, ci permette di mettere a punto una serie di piccole strategie legate al benessere, favorendo attività fisica e idratazione.
Partiamo dall’alimentazione.
Il frutto caratteristico della primavera è la fragola.
Le fragole, composte per il 90% d’acqua, favoriscono, quindi, l’idratazione corporea oltre che contrastare ritenzione idrica e rughe.
Troviamo il frutto anche nella classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) dell’Usda (il dipartimento dell’agricoltura statunitense) tra gli alimenti antietà.
Tornare a camminare negli spazi aperti, raccomandazione valida per tutti ma soprattutto per i più giovani, perché si abituino a un corretto stile di vita attivo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i giovani partecipino a un minimo di 60 minuti di attività fisica da moderata a intensa ogni giorno.
Gli studi hanno dimostrato che i giovani sperimentano la maggior parte della loro attività fisica durante l’orario scolastico.
In uno studio apparso su “The Journal of Pediatrics”, i ricercatori hanno confermato che il tempo trascorso all’aperto dopo la scuola era positivamente associato all’attività fisica moderata.
Lo studio dei pediatri ha mostrato che i giovani che trascorrevano tempo all’aperto, camminando o giocando, avevano livelli di fitness cardiorespiratorio significativamente più alti rispetto ai loro coetanei che non trascorrevano il tempo all’aperto.
Gli effetti positivi dell’attività all’aperto si sono mantenuti anche nei mesi invernali.
Il documento presentato continua con un sollecito “le politiche sul benessere scolastico dovrebbero includere piani progettati per aumentare l’attività all’aperto. Secondo il dottor Schaefer, “Le scuole e i genitori dovrebbero considerare il tempo strutturato all’aria aperta per i bambini nel tentativo di aumentare i livelli di attività fisica e migliorare la forma fisica”.
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