La Giornata Nazionale del Mal di Testa ricorre, per la sua XIII edizione, il 21 maggio.
La Giornata Nazionale del Mal di Testa è promossa da tre società scientifiche di riferimento, Sin – , società italiana di neurologia, Anircef – Associazione Neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee e Sisc- società italiana per lo studio delle cefalee.
“1 minuto per il mal di testa” è la campagna di sensibilizzazione per i tre enti promuovono per la Giornata Nazionale del Mal di Testa.
Per l’utenza interessata al problema è possibile accedere alla pagina Facebook, Giornata Nazionale del Mal di Testa sulla quale, grazie al contributo di una schiera di neurologi, saranno disponibili più di 30 video sviluppati sulla base delle domande più frequenti poste dai pazienti: dai sintomi ai fattori scatenanti del mal di testa, la prevenzione fino alle più recenti opportunità terapeutiche.
Per la Giornata Nazionale del Mal di Testa, così come riferisce il Giornale della società Sisc sono stati pubblicati alcuni dati OMS riguardo alla cefalea.
La cefalea, comunemente chiamata mal di testa, colpisce una persona su due con episodi che si verificano almeno una volta l’anno. La patologia riguarda anche fasce dei più giovani della popolazione: oltre il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria.
Gioacchino Tedeschi, professore e Presidente Sin riferisce che “Nel nostro Paese sono 6milioni le persone che soffrono di emicrania, il 12% della popolazione. Si tratta di numeri importanti per i quali una diagnosi precoce può davvero cambiare la progressione della malattia, poiché evita importanti conseguenze quali la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci.
Iniziative come la Giornata Nazionale del Mal di testa servono a in formare il paziente e i suoi familiari, per renderlo consapevole delle azioni da intraprendere per contrastare la malattia”.
L’impatto sulla qualità della vita di patologie cefaliche è stato riconosciuto in Italia anche a livello istituzionale.
“Nel luglio 2020 – afferma il Prof. Piero Barbanti, Presidente ANIRCEF – il Parlamento ha finalmente approvato la proposta di legge con la quale la cefalea primaria cronica è stata riconosciuta come malattia sociale: si tratta di casi di cefalea accertati da almeno un anno, il cui effetto invalidante venga diagnosticato da uno specialista del settore presso un centro accreditato. Il mal di testa, infatti, è una patologia dolorosa e disabilitante e l’emicrania, in particolare, è stata identificata dall’OMS come la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi”
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