Virus Hiv: l’importanza della prevenzione
Il virus dell’Hiv è ancora presente in Italia.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute, nel 2020, sono state effettuate 1.303 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti.
L’incidenza (casi/popolazione) osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media osservata tra le nazioni dell’Unione Europea (3,3 nuovi casi per 100.000).
L’incidenza delle nuove diagnosi Hiv risulta in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 e particolarmente accentuata nell’ultimo anno.
Nel 2020, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si riscontra nella fascia di età 25-29 anni.
Dal 2018 si osserva una evidente diminuzione dei casi per tutte le modalità di trasmissione.
La modalità di trasmissione più frequente è attribuita a maschi omosessuali ed è superiore a quella attribuibile a rapporti eterosessuali.
Nel 2020 più di 1/3 delle persone con nuova diagnosi Hiv scopre di essere Hiv positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv.
Sono 352 i nuovi casi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 nuovi casi per 100.000 residenti.
L’80% dei casi di Aids segnalati nel 2020 era costituito da persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di Aids.
Rimane stabile il numero di decessi in persone con Aids.
Ha compiuto 30 anni la legge 135 sulla lotta dell’Aids.
La Legge 135/90 si è proposta obiettivi che sono stati, nella maggior parte, raggiunti, come quelli riferiti all’assistenza e alla formazione del personale sanitario, ma restano aspetti non ancora risolti, primo fra tutti il persistere della diffusione dell’infezione e al contempo emergono nuove problematiche.
La prevenzione del virus rimane un fondamento dell’educazione alla salute.
A confermarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Oxford Academic che scrive: “L’educazione tra pari rimane una strategia popolare per la promozione e la prevenzione della salute.
L’obiettivo della revisione è determinare l’efficacia dei programmi di educazione tra pari per la prevenzione del virus dell’immunodeficienza umana, la prevenzione della gravidanza adolescenziale e promozione della salute sessuale tra i giovani”.
Informazioni adeguate sul virus, seguiti dalla pratica delle abilità di vita e dalla dimostrazione dell’importanza dell’uso del preservativo, dovrebbero rappresentare eventi comunitari di divulgazione e conoscenza perché si agisca sul territorio e farne così modelli preventivi validi contro la diffusione del virus dell’Hiv.
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