Safer Internet Day
Il Safer Internet Day, giornata mondiale dedicata alla sicurezza in rete, rappresenta un’occasione per discutere nelle scuole, negli organi istituzionali, nelle associazioni, della sicurezza in Rete ad ampio raggio.
Dal tempo che dedichiamo alla navigazione in Rete al cyberbullismo, il Safer Internet Day può essere un momento di confronto anche intergenerazionale sullo strumento Intenet.
Strumento di ricerca utilizzato dai ragazzi in maniera predominante su libri ed enciclopedie cartacee, così come riporta l’indagine del Movimento Etico Digitale (https://socialwarning.it/- è la no profit fondata da Davide Dal Maso nel 2018 con l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e adulti sulle potenzialità e sui rischi del web attraverso una rete di formatori-volontari, professionisti del web, che promuovono l’educazione digitale nelle scuole medie e superiori) ben l’88,5% predilige il Web per la ricerca contro uno 0.4% che cerca risposte nei libri, il Safer Internet Day ci aiuta a riflettere sui rischi che il Web nasconde.
Il Ministero dell’Istruzione scrive a riguardo: “Fondamentale il ruolo della scuola: la maggiore diffusione della cultura digitale è dovuta in gran parte all’azione svolta dai docenti.
Le studentesse e gli studenti che hanno ricevuto insegnamenti sulla sicurezza online dai loro insegnanti sono passati dal 12% di un anno fa al 31% attuale.
Il 68% delle ragazze e dei ragazzi però non ha mai sentito parlare del nuovo regolamento per il trattamento dei dati personali, il GDPR, entrato in vigore nel 2018 e si dichiara preoccupato in merito alla possibilità che i siti web visitati possano condividere le loro informazioni personali con altri”.
Il Safer Internet Day, allora, diventa una riflessione su come utilizzare al meglio uno strumento necessario quanto da regolamentare, in maniera individuale e collettiva.
Stando al sondaggio del Movimento Etico Digitale il 51,01% degli intervistati si è pentito di aver condiviso foto personali sulle piattaforme Social.
Tra le priorità della discussione del Safer Internet Day c’è il cyberbullismo così come il revenge porn, sopraffazione, derisione, ricatto in formato digitale che preoccupa genitori e figli sul potenziale rischioso di Internet.
Ancora il sondaggio del Movimento Etico Digitale, su un campione di adolescenti d’età compresa tra i 12 e i 16 anni per un numero di 15.000 ragazzi, rileva che il 20,2% del campione ha subito esperienze negative on-line con una crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente.
Tra quelli che vengono definiti episodi spiacevoli c’è sempre la minaccia del cyberbullismo, -5% rispetto all’anno precedente ma che continua a riguardare il 30% degli adolescenti, e il tema dilagante degli insulti e degli attacchi da parte di haters, con l’hate speech che riguarda quasi 1 ragazzo su 2.
“Purtroppo questo atteggiamento di odio on-line è molto diffuso e riguarda tutte le generazioni.
Lo possiamo notare anche nei nuovi social.
Su Twitch ad esempio diversi gamers bestemmiano e incitano a fare dei flame, ovvero a prendere di mira un altro utente.
Questo fenomeno lo possiamo notare in modo dilagante anche su “social maturi” come Facebook – afferma Davide Dal Maso fondatore del Movimento Etico Digital, che continua: “Sfido a guardare i commenti sotto i post delle testate giornalistiche o di qualche personaggio famoso e non restare stupiti di quanto odio gratuito venga espresso da parte di persone di ogni età e derivazione sociale.
Purtroppo si è ancora convinti che internet sia un far west senza regole, ma il web non dimentica e un insulto lì può costare tantissimo.”
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