Scegliere di fare una colazione salata è un’opzione sempre più comune anche tra gli italiani, che con il beneplacito di dietologi e nutrizionisti dicono addio al cornetto e al cappuccino, in favore di uova e prosciutto.
La colazione salata, infatti, comporta specifici benefici tra i quali una buona assunzione di proteine, capaci di migliorare il controllo del metabolismo e ridurre il picco glicemico post prandiale.
Se non è possibile affermare che una colazione salata sia una scelta insalubre, dall’altro però, così come riporta la Fondazione Veronesi, è bene porre la giusta attenzione al dosaggio del sale e all’assunzione della quantità di uova.
Variare gli alimenti in una dieta è senz’altro un fattore positivo, quindi, va bene alternare e variare le nostri colazioni, dal classico latte e biscotti al toast al formaggio.
La colazione salata, a differenza di quella dolce, va monitorata non per gli zuccheri, quanto per i grassi e il sale.
La presenza di grassi anche saturi e di conseguenza non salutari, le uova consumate nel quotidiano e i vari alimenti processati quali prosciutto o pancetta, vanno dosati con attenzione anche per il contenuto di sale.
Grassi e proteine, ancora, se non rappresentano una minaccia tout court, se non nelle giuste porzioni possono appesantire organi come stomaco e fegato.
Fondazione Veronesi propone una serie di schemi di colazione salata che ci aiutano a regolamentare l’assunzione di questi elementi, senza rinunciare al gusto che preferiamo.
- una fetta di pane integrale con ricotta o con una crema a base di legumi o di yogurt greco
- un toast con una fetta sottile di formaggio fresco e pomodori, un frutto e una bevanda
- via libera nelle giuste porzioni (30-60g) a frutta secca
- fette biscottate integrali, magari con un po’ di burro di arachidi
- una fetta di pane con una o due acciughe sott’olio, sempre che sia gradita, o una scaglia di parmigiano o grana.
Per chi ama il salato come primo pasto del giorno, bene anche la focaccia al pomodoro o quella bianca, senza troppo sale aggiunto in superficie.
Porre sempre la giusta attenzione alle porzioni.
La focaccia, in particolare, così calda e gustosa fa esagerare soprattutto i bambini.
Il discorso si ripropone per le uova, la cottura ideale per non appesantire l’organismo è in padella antiaderente con poco olio se le preferiamo strapazzate.
Se mangiamo uova a colazione teniamone conto per il pranzo e la cena, per non superare le quattro uova settimanali consigliate dalle linee guida nutrizionali.
Variare rimane una regola valida, la colazione dolce o salata che sia, dovrebbe apportare il 20% circa delle calorie dell’intera giornata.
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