I latticini abbassano la pressione sanguigna, purché inseriti in una dieta alimentare bilanciata e varia.
Nel dettaglio i latticini che abbassano la pressione sanguigna si identificano in latte, formaggi e yogurt.
L’ipertensione arteriosa, secondo dati pubblicati da “Progetto Cuore” riguarda almeno il 33% degli uomini e il 31% delle donne in Italia.
I latticini abbassano la pressione perché contengono sostanze come i peptidi, composti bioattivi che si formano durante il processo digestivo dalle proteine dei prodotti caseari e riescono a inibire l’enzima di conversione dell’’angiotensina.
In altre parole, i latticini abbassano la pressione al pari dei farmaci anti-ipertensivi con un rischio minore di avere effetti collaterali.
Dicevamo allora, nel dettaglio, che i latticini che abbassano la pressione sono latte e yogurt parzialmente scremati e i formaggi freschi.
Particolare attenzione va rivolta allo yogurt, dato che è stato dimostrato che un suo largo consumo riduce in maniera costante il tempo di incidenza di nuovi casi di ipertensione.
Vale a dire che chi segue una dieta povera di latticini è esposto a un progressivo innalzamento della pressione e quindi al rischio di sviluppare ipertensione.
Una ricerca svolta in proposito e pubblicata dalla rivista Hypertension, ha scoperto che i livelli plasmatici dei pazienti identificati erano inversamente associati a variazioni di 6 anni della pressione sanguigna sistolica e diastolica, della glicemia e delle concentrazioni di trigliceridi.
Non solo, queste associazioni rispecchiavano la relazione tra l’assunzione di latticini e le variazioni a 6 anni di questi fattori di rischio.
Le associazioni tra l’assunzione di latticini e le variazioni della pressione sanguigna e della glicemia hanno rappresentato un’evidenza.
I latticini abbassano la pressione agendo nel corso del tempo, controllandola.
Il discorso, secondo la ricerca citata, si allarga alla salute cardio metabolica, la regolazione
di una serie di vie, dalla pressione sanguigna all’insulina sensibilità.
“Complessivamente – scrivono gli autori- questi risultati indicano percorsi biochimici mediati attraverso i quali il consumo di prodotti lattiero-caseari che può prevenire malattie cardiometaboliche”.