Medicina

Narcisismo patologico: cos’è  

Riconosciuto come un disturbo di personalità dal DSM-5, il Manuale diagnostico e statistico dell’American Psychiatric Association, l’associazione americana degli psichiatri, il narcisismo sta a indicare una struttura di personalità estremamente complessa.

Il termine narcisismo deve la sua parola a un mito greco, il mito di Narciso, che ebbe come punizione per aver rifiutato l’amore della ninfa Eco, quella di innamorarsi della propria immagine riflessa nell’acqua.

Si guarda con stupore senza parole e rimane lì immobile con la stessa espressione, come una statua scolpita nel marmo pario…  guarda i suoi occhi, le stelle gemelle e le sue ciocche…  sulle sue guance lisce, sul suo collo d’avorio, sulla gloriosa bellezza del suo volto…  Inconsapevolmente desidera sé stesso …  e brucia d’amore … Quante volte ha offerto baci vani sulla piscina sfuggente?” Ovidio, Metamorfosi, libro III, versi 418-429

L’atteggiamento narcisistico diventa spettro di un disturbo di personalità, così come descrive nel suo blog Ipsico – istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale Cognitiva – quando interferisce nei rapporti interpersonali e lede alle altre persone.

Il mondo del Narciso si completa in sé stesso, in altre parole, il narcisista pone la sua persona al centro del proprio interesse compiacendosi continuamente di sé stesso.

Il narcisismo patologico si manifesta come un bisogno esibizionistico di ammirazione da parte degli altri.

L’aspetto peggiore del narcisismo risiede proprio, però, nel bisogno della svalutazione altrui e la tensione a sfruttare il prossimo per i propri scopi, così come il disprezzo verso l’operato altrui.

Scrive Ipsico in proposito: “Forse, la caratteristica peculiare del narcisismo patologico è proprio la mancanza di empatia.

Da questa deriva la convinzione che le proprie esigenze vengano prima di ogni altra cosa.

I narcisisti sostengono, inoltre, che il loro modo di vedere le cose sia l’unico giusto universalmente”.

narcisismo

Si tratta ovviamente di una maschera, in quanto il narcisismo si sviluppa da una fragile autostima e una estrema vulnerabilità rispetto alle critiche degli altri.

Ipersensibili alle critiche, ai fallimenti o alle sconfitte, il narcisista ha paura del confronto.

“Quando si trovano di fronte all’incapacità di soddisfare l’elevata opinione che essi hanno di sé, i narcisisti possono arrabbiarsi.

Talvolta sviluppano attacchi di panico, si deprimono profondamente o, addirittura, possono tentare azioni autolesive”.

I problemi si complicano nelle relazioni di tipo affettivo.

Abile ad apparire ciò che non è, il narcisista è un manipolatore degli altri e il suo autocompiacimento nell’apparire è utile a colmare un mondo interiore caratterizzato da un grande vuoto, gli sono spesso mancate le gratificazioni da parte della madre.

“Quando predomina il narcisismo patologico l’altro non esiste, e tutti i tentativi che il partner farà per cercare di cambiare la persona saranno inutili.

Il narcisista è infatti insensibile alla sofferenza altrui, non è empatico e non sa provare sentimenti, anche se fa di tutto per apparire una persona sensibile ed empatica”.

La relazione con una persona che soffre di narcisismo può presentare un quadro, uno schema ricorrente caratterizzato da tre fasi: seduzione – intromissione – distruzione dell’altro.

Se una prima fase seduttiva il narcisista tenderà a dare un’immagine di Sé al partner caratterizzata da una visione emozionale, si confiderà e accentuerà i propri sentimenti legati all’infanzia, la fase dell’intromissione sarà, invece, caratterizzata dall’esigenza di escludere il partner dalla sua vita sociale.

Le prede predilette dei narcisisti sono persone assertive, empatiche, colte e autosufficienti.

Inevitabile la fase della distruzione del partner, in cui il narcisismo patologico emerge con tutta la sua forza e il soggetto diventa più esigente, violento, geloso e distante.

A livello verbale alterna momenti di dolcezza a momenti di aggressività e sono proprio queste oscillazioni a rendere ancora più dipendente il partner, che si destabilizza e non sa più come comportarsi.

“Il trattamento di questo disturbo è centrato sulla terapia cognitiva, che spesso richiede tempi prolungati e un grande impegno, soprattutto da parte del terapeuta.

Il trattamento del disturbo narcisistico di personalità risulta spesso molto difficile, in quanto il paziente non è solitamente consapevole della propria problematica e dell’effetto che questa provoca sulle altre persone”.

“Le cause del narcisismo patologico non sono definite in maniera chiara e univoca. Spesso, questo quadro risulta dalla combinazione di più fattori, sociali e biologici che intervengono nel corso dello sviluppo dell’individuo”.

In particolare, lo sviluppo del disturbo può essere favorito dalla crescita in un ambiente familiare invalidante, caratterizzato da un’inibizione comportamentale da parte di due genitori iperesigenti.

Il disturbo narcisistico di personalità (o l’elevato narcisismo in generale) può risultare anche dalla crescita in un ambiente familiare incapace di fornire al bambino le necessarie attenzioni emotive e le conseguenti soddisfazioni dei suoi bisogni.

Con il tempo, in risposta a tale atteggiamento, il soggetto risolverebbe la continua minaccia alla propria autostima, sviluppando una sorta di senso di superiorità.

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