Antidepressivi e resistenza agli antibiotici
Esiste una relazione tra antidepressivi e resistenza agli antibiotici?
Secondo un recente studio pubblicato dalla rivista Nature, dopo pochi giorni di esposizione, i batteri sviluppano resistenza ai farmaci, non solo contro uno ma più antibiotici.
Una relazione, quella tra antidepressivi e resistenza agli antibiotici, osservata solo nelle capsule di Petri , (coltura biologica N.D.R.) quindi, sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare se gli antidepressivi aiutino ad alimentare l’aumento dei superbatteri nell’ambiente o nel corpo umano, scrivono gli esperti su Nature.
Lo studio condotto su antidepressivi e resistenza agli antibiotici, si è svolto esponendo il batterio Escherichia coli a diverse dosi di cinque comuni antidepressivi: sertralina (Zoloft), duloxetina (Cymbalta), bupropione (Wellbutrin), escitalopram (Lexapro) e agomelatina (Valdoxan), in un periodo di esposizione di due mesi, il team ha testato la suscettibilità dei batteri a 13 antibiotici, che rappresentano sei classi di farmaci.
È stato osservato che gli antidepressivi sono tra i farmaci più prescritti al mondo, e che hanno ucciso o arrestato la crescita di alcuni batteri.
Questa classe di farmaci provocherebbe “una risposta SOS”, spiegano i ricercatori, innescando meccanismi di difesa cellulare che, a loro volta, rendono i batteri più capaci di sopravvivere al successivo trattamento antibiotico.
In altre parole, più alta è la dose di antidepressivo, più velocemente l’ E. coli sviluppa resistenza e più classi di antibiotici riescono a resistere entro i due mesi.
La ricerca rileva come batteri allevati in piatti di laboratorio ben ossigenati abbiano guadagnato resistenza più velocemente di quelli in piatti scarsamente ossigenati; questi ultimi esperimenti possono rappresentare meglio l’ambiente dell’intestino umano, dove E. coli cresce tipicamente nel corpo.
Tuttavia l’esposizione di E. coli agli antidepressivi ha portato anche a un aumento del tasso di mutazione del microbo e alla successiva selezione di vari geni di resistenza.
“Nei batteri cresciuti in condizioni anaerobiche, i livelli di specie reattive dell’ossigeno erano molto più bassi e la resistenza agli antibiotici si sviluppava molto più lentamente.
Inoltre, almeno un antidepressivo, la sertralina, ha favorito il trasferimento di geni tra cellule batteriche, un processo che può accelerare la diffusione della resistenza in una popolazione. Tale trasferimento può avvenire tra diversi tipi di batteri, consentendo la resistenza al salto tra le specie, compresi i batteri innocui a quelli patogeni”.
Risulta meno chiaro se gli antidepressivi possano stimolare questi effetti nelle acque reflue, dove gli antidepressivi possono essere rilevati in concentrazioni inferiori.