Per far comprendere a un bambino il valore del cibo, bastano pochi esempi, adatti alla sua età.
-Un errore frequente è assecondare i bambini nel rifiutarsi di assaggiare un cibo solo perché ha un colore poco carino, un aspetto poco invitante o un odore non gradevole. Un atteggiamento arrendevole dei genitori davanti a questo tipo di rifiuti aprirà la strada a tantissimi capricci. Viceversa, stimolare la loro curiosità invitandoli a provare un boccone almeno una volta li abituerà ad aprirsi a nuovi sapori e non avere pregiudizi alimentari.
-Far capire ai propri figli che quel che rimane nel piatto non è automaticamente cibo da pattumiera è importantissimo per ridurre gli sprechi. Per evitare a monte questo problema bisognerebbe imparare a preparare e servire sempre le giuste porzioni ad ogni pasto. Se proprio non dovessimo riuscirci, la soluzione potrebbe essere quella di non riproporre lo stesso identico piatto ma di usare un po’ di creatività, riutilizzando gli avanzi per preparare qualcosa di gustoso.
-Mangiare qualcosa che si è preparato con le proprie mani ha tutto un altro sapore, per chiunque. Cucinare con la mamma, il papà o i fratellini può essere un utile sistema per invogliare i bambini a mangiare e ad assaggiare senza capricci, nonché una bellissima occasione per stare insieme e condividere questo momento.
-Coinvolgere i bambini nel momento della scelta dei cibi da mettere nel carrello può diventare un ulteriore momento di condivisione, di gioco ma anche di educazione. Insegnare ai bambini come scegliere gli alimenti, come valutare le giuste quantità da comprare per ridurre gli sprechi, far capire quanto costa ciò che si compra, sono tutte attività fondamentali per fare una spesa intelligente e trasmettere al bambino importanti valori. Un utile consiglio pratico? Meglio entrare al supermercato a stomaco pieno! Questo eviterà insidiose tentazioni e richieste di prodotti sfiziosi e snack, sicuramente poco sani e molto calorici.
-E’ indispensabile far capire ai propri figli che mangiare è un diritto e una necessità, ma che non per tutti è così. Devono, quindi, sapere che esistono persone meno fortunate la cui alimentazione è carente per colpa di povertà, guerra, carestie o scarsità di risorse. Allo stesso modo dovranno anche sapere quali sono i rischi dell’obesità per chi di cibo ne ha fin troppo o segue un regime alimentare scorretto e sbilanciato. L’obesità infantile, infatti, è un problema sempre più diffuso nei paesi occidentali e che non va assolutamente sottovalutato per i danni alla salute, sia nell’immediato, sia in una prospettiva di crescita verso l’età adulta.