Ghosting e relazioni: il punto di Massimiliano Gaudino
Fare ghosting per chiudere una relazione, rendersi irreperibile e sparire dalla vita dell’altro sembra sia diventata una pratica e un fenomeno della contemporaneità.
Smarrimento, abbandono e perdita di equilibrio personale sembrano, così come descrive una recente analisi pubblicata dalla rivista Sage, alcune tra le conseguenze che il ghosting provoca sulle persone che lo subiscono.
Lo psicoterapeuta Massimiliano Gaudino, ci aiuta in un percorso di comprensione del ghosting evidenziando alcuni aspetti di una contemporaneità caratterizzata da distrazione e disinteresse verso l’Altro.
La grammatica delle relazioni s’è tristemente arricchita del termine inglese “ghosting” termine che traduciamo con “sparire” e che indica la pratica oramai diffusa del recidere una relazione senza darsi spiegazioni o chiarimenti.
Massimiliano Gaudino: “Esattamente. Si può definire il ghosting è una modalità comportamentale che condiziona il cognitivo delle persone colpite, e consiste nel chiudere un rapporto senza comunicare all’altra persona le proprie ragioni.
Difatti la persona che mette in atto questo comportamento, che viene definito il “ghoster”, può scomparire improvvisamente nel nulla, da qui l’esempio del fantasma.
L’interruzione è improvvisa e chi la subisce non riesce più a entrare in contatto con la persona (esempio scompare anche dai social, oppure non risponde ai messaggi o alle telefonate).
Oggi con l’avvento di Internet e dei social tutto è troppo rapido, è come se nell’era moderna stiamo perdendo tutti i riferimenti appresi dalle generazioni precedenti”.
Essere così repentinamente esclusi dalla vita del partner, cosa comporta in termini di sicurezza e bisogno di accudimento?
Massimiliano Gaudino: “L’assenza di accudimento e sicurezza può sviluppare un forte trauma nella persona, difatti le ultime ricerche si focalizzano molto sulle teorie dell’attaccamento, ovvero di quanto l’essere umano necessita di cure adeguate e costanti e dunque il ghosting va a interrompere il processo relazionale”.
Deresponsabilizzarsi, in qualche modo, dalla fine di una relazione implica un atteggiamento che dovevamo conoscere già prima oppure è soltanto, quella del ghosting, una strategia comoda?
Massimiliano Gaudino: “Credo che non ci sia un’unica risposta ma è fondamentale capire anche il funzionamento del partner, ad esempio una struttura narcisistica o evitante di personalità potrebbero anche cadere maggiormente nella modalità del ghosting per chiudere o scappare da una relazione, addirittura per confermare nell’altro l’assenza totale di interesse”.
Quali possono essere individuati come i danni peggiori sulla psiche del ghosting?
Massimiliano Gaudino: “Anche in questo caso persone che in linea generale hanno una personalità “dipendente” e dunque più soggetti ad una dipendenza affettiva possono sviluppare anche un disturbo da stress post traumatico.
L’imprevedibilità genera un’alterazione dello stato di coscienza e di allarme sulla percezione di pericolo e dunque l’ansia e lo stress possono condizionare successivamente lo stile di vita della persona colpita che rimane bloccata all’interno di un loop o un circolo vizioso di domande senza risposta. Si può arrivare uno schema di abbandono che può rimarginarsi grazie alla psicoterapia”.