Bluexperience 2023 è il salone della mobilità ecosostenibile che si svolgerà a Napoli dal 9 all’11 giugno sul Lungomare Caracciolo.
La presentazione della fiera sulla sostenibilità sostenibile, Bluexperience 2023 (vai al sito qui) è stata presentata a Palazzo San Giacomo alla presenza di Edoardo Cosenza, Assessore alle Infrastrutture e Mobilità del Comune di Napoli, che ha moderato gli interventi di Barbara Preziosi – Assessore della Prima Municipalità di Napoli con deleghe Centro storico sito Unesco, Grandi Eventi e Comunicazione, Armando Cartenì-Presidente Comitato tecnico scientifico del Convegno di Bluexperience (9 giugno Museo Villa Pignatelli) e Milena Mazza, Direttrice di Bluexperience.
Giunge così alla sua seconda edizione una fiera che riflette e propone strumenti teorico – culturali e soluzioni tecnologiche per la mobilità del futuro.
Se da un lato l’intento è realizzare un punto di incontro e di sinergie tra aziende e istituzioni, dall’altro è forte la propulsione culturale.
L’assessore Barbara Preziosi sottolinea la matrice culturale dell’evento Bluexperience 2023 che prevede incontri con le scuole e gli studenti.
Parlare di mobilità sostenibile significa, secondo quanto si evince dall’assessore Preziosi e l’ingegnere Cartenì, innovare il comportamento cittadino in chiave ecologica.
Ridurre gli spostamenti, differenziare gli orari di lavoro per non creare caos cittadino di veicoli, promuovere il telelavoro sono alcuni delle argomentazioni limitrofe al tema della mobilità sostenibile.
Si presenta la fiera come il più grande polo del Sud Italia, Bluexperience 2023, infatti, proporrà una vasta esposizione di auto elettriche e ibride, di veicoli per la mobilità leggera e ultimo miglio con biciclette a pedalata assistita e monopattini, non mancheranno soluzioni di sharinig mobility e un’area dedicata ai servizi come app e colonnine di ricarica.
Milena Mazza, direttrice di Bluexperience 2023 evidenzia le esigenze oggettive della politica di azzerare le emissioni di Co2 secondo l’agenda programmatica europea e, ancora, spostare l’asse culturale dal trasporto privato a quello pubblico.
Incentivare l’uso dei mezzi pubblici, potenziando corsie e flotte ma soprattutto, riuscire a realizzare un’alternativa valida per un futuro sempre più prossimo e che spetta a noi costruire.
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