Italiani lettori da treno secondo i dati raccolti da Eumetra per la app Trainline.
Il sondaggio, infatti, con una percentuale dell’88%, stabilisce come i lettori da treno, superino in Italia, la media dei lettori in linea generale.
Lettori da treno gli italiani e con una passione per i libri cartacei; se il 29% dei passeggeri legge durante i viaggi sui mezzi pubblici, di questi l’80% non legge in versione digitale.
In barba a chat e musica, i lettori in viaggio sui binari abitano i nostri vagoni con discrezione e incanto.
Chi pensa che la lettura sia un’attività intima e solitaria, ecco che i lettori da treno si intrattengono, invece, nelle conversazioni sulla lettura durante il viaggio sbugiardando questo luogo comune.
I lettori da treno in Italia sono soprattutto le donne con una percentuale del 67%, e la generazione Z con il 64%.
A tenere compagnia ai nostrani lettori da treno le storie in giallo e d’avventura, libri storici e fantasy.
I romanzi gialli, infatti, raggiungono una percentuale del 44% di preferenze tra i lettori sui binari seguiti dai romanzi d’avventura che invece, piacciono al 38% dei lettori da treno italiani.
Romanzi storici (32%) e fantascienza (22%) sembrano guadagnarsi il podio delle letture da treno predilette, insieme all’intramontabile romanzo fantasy e le biografie.
Spiccano tra le letture predilette nelle tratte sui binari italiani, “Spare” del Principe Harry e “Due cuori in affitto” di Felicia Kingsley insieme a “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini, “1984” di George Orwell o “Dracula” di Bram Stoker.
Ancora Stephen King e Dan Brown, seguiti da Valerie Perrin, Ken Follet, J. R. R. Tolkien, Dumas, J. K. Rowling.
L’unico nome che spicca tra gli italiani è quello di Elena Ferrante.
Si difende bene nei vagoni la stampa nazionale: quotidiani e riviste rientrano tra le preferenze dei nostri lettori da treno, e l’attualità rimane un caposaldo tra gli interessi dei viaggiatori.
Perché lettori da viaggio?
Il treno è rilassante e gode di un tempo dilatato, fattori che determinano quella pace e quella serenità che ben si addice alla lettura appassionata e profonda di un romanzo.
Possiamo forse parlare di un viaggio nel viaggio, almeno per molti sembra essere così.
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