Dopo una leggera diminuzione durante le festività scolastiche, i casi di influenza tornano a crescere, raggiungendo un’incidenza di 11,3 casi ogni mille assistiti (rispetto ai 9,9 della settimana precedente). Nello stesso periodo dell’anno scorso, invece, la curva iniziava a scendere. Secondo il rapporto RespiVirNet, i casi stimati di sindrome simil-influenzale nella prima settimana del 2025 sono circa 667.500, portando il totale stagionale a oltre 5,8 milioni.
I dati: bambini, giovani adulti e anziani nel mirino
L’incidenza tra i bambini sotto i cinque anni, che rimangono la fascia più colpita, si attesta a 21,4 casi per mille assistiti, poco sotto il valore della settimana precedente (21,7). Al contrario, l’incidenza è in aumento tra giovani adulti e anziani. Le Regioni più colpite includono Bolzano, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. In Basilicata e Calabria, invece, la sorveglianza epidemiologica non è stata attivata.
Virus in circolazione: influenza e non solo
Dal primo gennaio 2025, il 21,9% dei campioni analizzati è risultato positivo all’influenza, segnando un incremento rispetto al 17,6% della settimana precedente. Tra i virus respiratori rilevati, si segnalano:
- 113 casi (6,9%) di Virus Respiratorio Sinciziale (RSV),
- 42 casi (2,6%) di SARS-CoV-2,
- 123 casi (7,5%) di Rhinovirus,
- 49 casi di altri Coronavirus umani,
- 41 Adenovirus,
- 25 Metapneumovirus,
- 11 virus Parainfluenzali,
- 10 Bocavirus.
Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità rassicurano che, ad oggi, non sono stati identificati campioni positivi a virus influenzali di tipo A “non sottotipizzabile” o ad altri sottotipi potenzialmente preoccupanti, come il virus A/H5.
L’invito alla prudenza
Con l’aumento dei casi, resta fondamentale adottare misure preventive, come il vaccino antinfluenzale, il lavaggio frequente delle mani e l’uso della mascherina in luoghi affollati, per proteggere soprattutto le categorie più vulnerabili.