La commedia italiana ha una nuova trilogia di riferimento, e Alessandro Genovesi si conferma uno dei registi più brillanti del genere con “10 giorni con i suoi”. Dopo il successo di “10 giorni senza mamma” (2019) e “10 giorni con Babbo Natale” (2020), il terzo capitolo della saga con protagonista Fabio De Luigi regala un altro viaggio all’insegna delle risate, degli equivoci e dei sentimenti familiari.
Fabio De Luigi, con la sua innata simpatia e la sua capacità di trasformare il disagio quotidiano in un irresistibile spunto comico, torna nei panni di Carlo Rovelli, l’adorabile e goffo padre di famiglia. Accanto a lui, Valentina Lodovini, perfetta nel ruolo della moglie Giulia, con il suo mix di ironia e complicità che bilancia perfettamente le situazioni più assurde in cui si trova coinvolta la famiglia Rovelli. Il duo funziona alla perfezione, consolidando una chimica comica che ha conquistato il pubblico nei capitoli precedenti della saga.
Un viaggio che si trasforma in un’avventura comica
La trama si sviluppa attorno alla decisione di Camilla (Angelica Elli), la figlia maggiore della famiglia Rovelli, di trasferirsi in Puglia per l’università insieme al fidanzato Antonio (Gabriele Pizzurro). Per Carlo, questa è una decisione difficile da accettare: non solo fatica a lasciare andare la figlia, ma soprattutto non riesce a fidarsi del ragazzo che le sta accanto.
Il viaggio in Puglia si trasforma presto in un incontro-scontro tra la famiglia Rovelli e la famiglia Paradiso, i suoceri di Camilla. Tra malintesi, imprevisti e gag irresistibili, il film costruisce un mosaico di situazioni esilaranti che fanno leva su differenze culturali e pregiudizi reciproci. La masseria diventa un campo di battaglia per il controllo della situazione, con Carlo che si distingue per il suo talento nell’essere un ospite poco gradito.
Punti di forza e debolezze del film
I punti di forza del film risiedono senza dubbio nel cast e nel ritmo narrativo. Fabio De Luigi è una garanzia: il suo stile comico fatto di espressioni buffe, battute fulminanti e reazioni esasperate funziona alla grande. Valentina Lodovini è la spalla perfetta, mentre il resto del cast contribuisce a rendere il film un’esperienza piacevole e divertente. La regia di Alessandro Genovesi è solida e riesce a valorizzare le ambientazioni pugliesi, regalando una cornice suggestiva alla vicenda.
Tuttavia, qualche piccolo difetto emerge nella prevedibilità della trama: alcune dinamiche tra le due famiglie risultano già viste e non sempre originali. Il film punta molto sugli equivoci e sulle situazioni imbarazzanti, che se da un lato strappano risate, dall’altro possono risultare ripetitive per chi ha già familiarità con il genere. Nonostante ciò, la leggerezza e il ritmo incalzante compensano queste piccole mancanze, rendendo il film comunque godibile dall’inizio alla fine.
A chi è consigliato?
“10 giorni con i suoi” è un film perfetto per chi ama la commedia italiana leggera e familiare. Ideale per una serata in compagnia, è adatto a tutte le età e piacerà soprattutto a chi ha apprezzato i due capitoli precedenti della trilogia. Genitori e figli si riconosceranno nelle situazioni descritte, mentre le famiglie numerose troveranno nella vicenda degli Rovelli un riflesso divertente delle proprie dinamiche quotidiane.
Con “10 giorni con i suoi”, Alessandro Genovesi confeziona una commedia che, pur non rivoluzionando il genere, conferma il talento comico del suo cast e regala un’ora e mezza di leggerezza e risate. Un film che racconta con ironia il difficile rapporto tra genitori e figli in una fase di cambiamento, senza perdere mai il sorriso. Perfetto per chi cerca un mix di comicità e sentimenti, con la garanzia che, alla fine, famiglia e amore sono sempre la risposta.