Negli ultimi cinque anni, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha registrato un aumento preoccupante dei casi di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, con un incremento del 64% nelle nuove diagnosi e un abbassamento dell’età media dei pazienti. Un trend allarmante che sottolinea la necessità di interventi tempestivi e strategie di prevenzione mirate.
Un Crescente Fenomeno di Sofferenza
La “Settimana del Fiocchetto Lilla”, in programma dal 10 al 15 marzo, porta con sé dati inquietanti diffusi dal Bambino Gesù. L’Unità operativa di Anoressia e Disturbi Alimentari ha evidenziato che, dal 2020, i day hospital dedicati a questi pazienti sono passati da 1.820 a 2.420 nel 2024, mentre il numero delle nuove diagnosi è aumentato in modo esponenziale, da 138 nel 2019 a 226 nel 2024. Ma il dato più sconvolgente riguarda i pazienti più giovani: gli accessi tra i bambini sotto i 10 anni e quelli tra gli 11 e i 13 anni sono cresciuti del 50% in un solo anno, dal 2019 al 2020.
Secondo la dottoressa Valeria Zanna, responsabile dell’Unità operativa, il fenomeno non si limita a un aumento numerico, ma riguarda anche la gravità clinica dei casi trattati. “Negli ultimi anni, i pazienti più giovani presentano quadri psicopatologici più gravi, sia per la sintomatologia alimentare sia per le caratteristiche psicologiche associate”, spiega la specialista. Inoltre, le famiglie di questi pazienti mostrano un livello di sofferenza crescente, caratterizzato da fragilità emotiva, difficoltà comunicative e un funzionamento relazionale compromesso.
Un Problema Nazionale: 3,5 Milioni di Persone Colpite
I dati dell’Ospedale Bambino Gesù si inseriscono in un quadro nazionale altrettanto preoccupante. In Italia, circa 3,5 milioni di persone – pari al 6% della popolazione – soffrono di disturbi alimentari. Il 90% dei casi riguarda le donne, ma si registra una crescita costante anche tra gli uomini, che oggi rappresentano il 20% dei pazienti nella fascia d’età tra i 12 e i 17 anni.
L’età di insorgenza di questi disturbi continua ad abbassarsi: ormai i primi segnali di anoressia e bulimia compaiono già dagli 8-9 anni. Un fenomeno che mette in allerta i pediatri e gli specialisti della salute mentale, i quali sottolineano l’importanza di una diagnosi precoce per prevenire complicazioni a lungo termine.
Le Cause: Tra Pressioni Sociali e Fragilità Psicologica
Le cause alla base dell’incremento dei disturbi alimentari tra i più giovani sono molteplici e complesse. Tra i fattori scatenanti si segnalano l’influenza dei social media, le pressioni estetiche, l’isolamento sociale dovuto alla pandemia e una crescente fragilità emotiva nelle nuove generazioni.
I social network giocano un ruolo cruciale nella diffusione di modelli estetici irrealistici e nella promozione di abitudini alimentari dannose. La continua esposizione a immagini di corpi “perfetti” può alimentare insicurezze e distorsioni dell’immagine corporea, specialmente nei più giovani.
Inoltre, la pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto devastante sulla salute mentale degli adolescenti. L’isolamento forzato, la riduzione delle interazioni sociali e lo stress derivante dalla didattica a distanza hanno favorito l’insorgenza di disturbi alimentari o ne hanno peggiorato il decorso.
L’Importanza di un Approccio Multidisciplinare
Per affrontare questa emergenza sanitaria, gli esperti sottolineano la necessità di un approccio integrato che coinvolga medici, psicologi, nutrizionisti e le famiglie stesse. Il Bambino Gesù adotta già da anni un modello di presa in carico multidisciplinare, che prevede non solo il trattamento medico e nutrizionale, ma anche il supporto psicologico per i pazienti e i loro nuclei familiari.
“Non possiamo concentrarci solo sul comportamento alimentare del paziente – spiega la dottoressa Zanna – dobbiamo intervenire sulla sfera emotiva e relazionale, aiutando il paziente a ricostruire un rapporto sano con il cibo e con il proprio corpo”.
Oltre alla terapia individuale e familiare, un ruolo fondamentale è giocato dalla prevenzione. Sensibilizzare le scuole, le famiglie e le istituzioni su questi disturbi è essenziale per individuare i segnali precoci e intervenire prima che la situazione si aggravi.
Conclusioni: Un Urgente Appello alla Società
L’aumento vertiginoso dei disturbi alimentari tra i bambini e gli adolescenti non è un fenomeno isolato, ma un segnale di una sofferenza più ampia che coinvolge l’intera società. L’intervento tempestivo, il supporto psicologico e la consapevolezza collettiva sono strumenti essenziali per contrastare questa emergenza sanitaria.
Se da un lato il Bambino Gesù sta facendo passi da gigante nell’assistenza ai pazienti con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, dall’altro è necessario un impegno condiviso da parte di genitori, educatori e istituzioni per creare un ambiente che favorisca il benessere psicofisico delle nuove generazioni.
L’allarme è lanciato: ascoltarlo e agire ora è un dovere verso il futuro dei nostri ragazzi.