La lotta contro l’HIV e l’AIDS rischia di subire un duro colpo. Con il ritiro dei finanziamenti statunitensi dai programmi globali di prevenzione e cura, gli esperti temono una recrudescenza dell’epidemia, con milioni di nuove infezioni previste nei prossimi anni.
Allarme dagli esperti: un congresso per affrontare la crisi
Nella storica Hofburg di Vienna si apre oggi il Congresso AIDS, un evento internazionale che riunisce oltre 1.000 esperti da tutto il mondo. Fino a sabato 22 marzo, il focus sarà sulle strategie per contrastare l’HIV in un contesto di risorse sempre più limitate.
Gli Stati Uniti, da sempre il principale finanziatore della ricerca e dei programmi di lotta contro il virus, hanno deciso di ridurre significativamente i fondi destinati alla prevenzione e alla cura. Secondo le stime degli esperti, questa decisione potrebbe tradursi in circa 9 milioni di nuove infezioni entro il 2029, con un impatto devastante soprattutto sulle comunità più vulnerabili, come le persone transgender e i lavoratori del sesso.
Nuove strategie per una sfida globale
Il congresso di Vienna ha l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per colmare questo vuoto finanziario, discutendo nuove strategie e politiche sanitarie a livello globale. Nonostante i progressi nella terapia antiretrovirale, che rendono oggi l’infezione da HIV trattabile, il rischio di un ritorno massiccio dell’epidemia è più che mai reale, soprattutto nei Paesi con difficoltà di accesso ai farmaci.
L’evento rappresenta un’opportunità cruciale per valutare i progressi della ricerca e definire il futuro della lotta contro l’HIV, in un momento in cui la cooperazione internazionale è essenziale. Tra gli appuntamenti più attesi, anche l’assegnazione dei premi per l’innovazione nella ricerca sull’HIV e per il miglior contributo mediatico alla sensibilizzazione su questa tematica globale.