Addio all’immagine stereotipata dell’uomo rude e incurante del proprio aspetto. Il vento sta cambiando, e con decisione, anche nel mondo della chirurgia estetica. Manager, liberi professionisti, persino volti noti: sempre più uomini varcano la soglia degli studi di chirurgia plastica, desiderosi di concedersi un “refresh” che non è più considerato un tabù, anzi, sta diventando una nuova forma di cura di sé e di investimento nella propria immagine.
A tracciare questo interessante scenario è Roberto Valeriani, specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e dottore di ricerca in Scienze medico chirurgiche applicate, interpellato dall’Adnkronos Salute sui risultati di una recente indagine Eurispes. I numeri parlano chiaro: un significativo 15,3% degli uomini ammette di essersi sottoposto a interventi di chirurgia estetica, un dato che segna una netta evoluzione rispetto al passato.
“Non è più un tabù rispetto a 20 anni fa quando si parlava di chirurgia estetica e plastica solo per le donne mentre l’uomo doveva mantenere una certa rudezza,” sottolinea con fermezza il dottor Valeriani. “Oggi l’uomo si prende sempre più cura del suo volto e del suo corpo, dall’abbigliamento all’aspetto fisico appunto.” Questa consapevolezza di sé e del proprio impatto visivo sta spingendo sempre più uomini a considerare il ritocchino estetico come una valida opzione per sentirsi meglio e proiettare un’immagine più in linea con le proprie aspirazioni.
Le motivazioni e gli interventi più richiesti variano a seconda dell’età. “Il giovane maschio si rifà un naso ‘ingombrante’ o toglie il grasso in eccesso con una liposuzione,” spiega l’esperto. Il desiderio di correggere imperfezioni percepite come ostacoli alla propria autostima o al proprio benessere fisico è una spinta comune tra i più giovani.
Ma è la fascia d’età over 50 a rappresentare una fetta sempre più consistente di questa nuova clientela maschile. “L’over 50 chiede la blefaroplastica o vuole togliere i segni dell’età dal collo e dagli occhi, quindi punta sul lifting,” rivela Valeriani. In questa fase della vita, il desiderio di “voler piacere” si fa sentire con forza, spesso legato a motivazioni professionali, soprattutto per chi svolge professioni che richiedono un’immagine curata e dinamica.
“Vogliono piacere, per motivi professionali spesso infatti sono liberi professionisti o manager,” conferma il chirurgo plastico. L’aspetto esteriore può rappresentare un elemento di sicurezza e autorevolezza nel mondo del lavoro, spingendo questi uomini a investire nel proprio aspetto per sentirsi più competitivi e a proprio agio.
Un aspetto interessante evidenziato dal dottor Valeriani riguarda il rapporto degli uomini con i modelli estetici e l’influenza dei social media. “Non hanno – come le donne – un punto di riferimento a cui vogliono somigliare. Soprattutto gli uomini sono meno influenzati dai social.” Questa affermazione suggerisce un approccio al ritocchino più personale e meno condizionato da standard esterni spesso irrealistici. L’uomo sembra cercare un miglioramento di sé, un “upgrade” della propria immagine, piuttosto che una trasformazione radicale per assomigliare a qualcun altro.
L’indagine Eurispes fornisce un quadro dettagliato degli interventi più gettonati dagli uomini:
- Rinoplastica (23,1%): La correzione del naso rimane uno degli interventi più richiesti, spesso per motivi estetici ma anche funzionali.
- Trapianto di Capelli (19,9%): La lotta alla calvizie è una preoccupazione comune tra gli uomini, e il trapianto di capelli rappresenta una soluzione sempre più efficace e popolare.
- Liposuzione (14,7%): L’eliminazione del grasso localizzato, spesso resistente a dieta ed esercizio fisico, è un altro intervento frequente per rimodellare la silhouette maschile.
- Lifting (14,7%): Alla pari della liposuzione, il lifting si posiziona tra gli interventi più richiesti, soprattutto dalla fascia over 50 desiderosa di attenuare i segni del tempo su viso e collo.
Un altro aspetto cruciale sottolineato dal dottor Valeriani riguarda le aspettative degli uomini nei confronti della chirurgia plastica: “Le aspettative degli uomini rispetto al lavoro del chirurgo plastico sono inferiori a quelle donne. C’è meno distorsione rispetto al risultato finale. L’uomo diciamo che tende ad essere più realista mentre la donna cerca la perfezione e – conclude – in questa rincorsa è spesso influenzata da quello che vede sui social.” Questa maggiore concretezza e un minor desiderio di trasformazioni radicali possono contribuire a risultati più naturali e in linea con le esigenze del paziente maschile.
In conclusione, il panorama della chirurgia estetica maschile è in rapida evoluzione. Il tabù è caduto, e sempre più uomini, soprattutto nella fascia over 50, vedono nel ritocchino una valida opportunità per sentirsi meglio con se stessi, migliorare la propria immagine professionale e, semplicemente, continuare a piacersi. Lungi dall’essere una vanità superficiale, questa tendenza riflette una crescente consapevolezza dell’importanza della cura di sé a 360 gradi e un desiderio di affrontare la vita con una rinnovata fiducia. Il bisturi, un tempo considerato appannaggio esclusivo del mondo femminile, sta diventando un alleato sempre più accettato e utilizzato anche dall’uomo moderno.