L’assistenza alle persone con diabete in Italia mostra segnali incoraggianti di miglioramento, con una conseguente ricaduta positiva sulla loro qualità di vita. A tracciare un quadro aggiornato della gestione della patologia nelle strutture specialistiche del Paese sono gli Annali AMD 2024, la storica rilevazione dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), presentata oggi al Senato.
La fotografia scattata su un campione di oltre 750.000 italiani con diabete, uno dei database clinici più rilevanti a livello internazionale, evidenzia una stabilità nella percentuale di pazienti che raggiungono i corretti livelli di emoglobina glicata. Parallelamente, cresce la quota di coloro che mantengono il colesterolo sotto controllo e, nel diabete di tipo 2, prosegue la diminuzione della percentuale di pazienti obesi, un risultato attribuibile anche all’impiego sempre più appropriato di farmaci innovativi.
Giuseppina Russo (AMD): “Il Nostro Database è un Vero Registro Clinico del Diabete in Italia”
“Con oltre 300 centri di diabetologia aderenti, il nostro file dati è ormai di fatto un registro clinico del diabete in Italia”, sottolinea Giuseppina Russo, coordinatrice nazionale degli Annali AMD. “Oggi raccogliamo i dati dell’assistenza prestata a 48.041 persone con diabete tipo 1, a 680.122 con diabete tipo 2 e a 13.785 donne con diabete in gravidanza. L’ampiezza e la rappresentatività del progetto hanno suscitato l’interesse dell’OMS, che ha dedicato agli Annali un case study”.
Diabete Tipo 1: Invecchiamento della Popolazione e Sfida all’Obesità
Il report evidenzia un invecchiamento della popolazione con diabete di tipo 1, con un’età media dei pazienti che si avvicina ai 49 anni e un aumento degli over 65 (18,3%). Preoccupa, tuttavia, la crescita dell’obesità in questa categoria, passata dal 13,9% al 14,3%. “Invecchiamento ed eccesso ponderale ci pongono di fronte a una sfida importante nella gestione di questi pazienti, nei quali crescerà inevitabilmente il rischio di complicanze micro e macro-vascolari”, avverte Russo. Attualmente, circa il 40% dei pazienti con diabete tipo 1 raggiunge l’obiettivo di cura per la pressione arteriosa, il 36,2% per la glicata e oltre il 46% per il colesterolo. La retinopatia diabetica rimane la complicanza cronica più prevalente (21,8%).
Diabete Tipo 2: Obesità in Calo, Pressione Arteriosa Ancora un Punto Debole
Anche la popolazione con diabete di tipo 2 visitata nei centri AMD è sempre più anziana, con una quota di over 75enni in aumento. Un dato positivo è l’ulteriore riduzione dell’obesità (dal 36% al 35%), confermando un trend di miglioramento nella gestione del peso. Stabile al 56% la percentuale di pazienti con emoglobina glicata sotto controllo, e in crescita coloro che mantengono il colesterolo nella norma (oltre il 44%). Tuttavia, solo il 26,5% raggiunge adeguati valori pressori. La graduale riduzione dell’obesità potrebbe essere collegata al crescente utilizzo di nuovi farmaci per il diabete tipo 2. La malattia renale e quella cardiovascolare rimangono le complicanze croniche più comuni (rispettivamente nel 50% e nel 15% dei pazienti), seguite dalla retinopatia diabetica (12%).
Diabete Gestazionale: Diagnosi Precoce in Lieve Aumento
Per quanto riguarda il diabete gestazionale, il 52,2% delle donne ha eseguito la curva glicemica secondo le linee guida, tra la 24esima e la 28esima settimana di gravidanza. Scende, seppur lievemente, il numero di diagnosi tardive. I principali fattori di rischio riscontrati sono l’età materna superiore ai 35 anni, l’obesità pre-gravidica e la familiarità per diabete. Dopo la diagnosi, la maggior parte delle pazienti ha adottato modifiche dello stile di vita e della dieta, mentre una significativa percentuale ha iniziato la terapia insulinica.
Riccardo Candido (AMD): “Dati Reali Utili per la Pianificazione Sanitaria”
“Quelli presentati oggi sono i dati reali generati nella pratica clinica, aggiornati al 2024 e rappresentativi della qualità delle cure erogate nel nostro Paese alle persone con diabete”, sottolinea Riccardo Candido, presidente AMD. “Si tratta di un contributo ‘evidence based’ di estrema utilità per pianificare le politiche sanitarie in risposta a questa patologia, una fra quelle croniche più diffuse e invalidanti a livello globale”.
Piede Diabetico e Retinopatia: Aree Critiche da Migliorare
Candido evidenzia come gli Annali segnalino criticità nella raccolta dati sul piede diabetico e sulla retinopatia. “Sarebbe utile fornire dei retinografi a tutti i centri di diabetologia per rendere più semplice e accessibile il controllo del fondo oculare, e realizzare un tavolo di lavoro nazionale per la gestione del piede diabetico. Si tratta di azioni concrete, da sviluppare con il contributo dei decisori politici, che possono migliorare l’assistenza ai nostri pazienti”.
Graziano Di Cianni (Fondazione AMD): “Dalla Nostra Banca Dati Ricerca Clinica di Alto Livello”
“Dagli Annali AMD si è sviluppata un’importante attività di ricerca clinica osservazionale, con numerose pubblicazioni su riviste internazionali”, aggiunge Graziano Di Cianni, presidente di Fondazione AMD. “Abbiamo approfondito aspetti chiave come le differenze di genere, la cura dell’anziano, l’assistenza ai migranti e l’appropriatezza farmacologica. La nostra banca dati continuerà a crescere, aiutandoci a contrastare l’inerzia terapeutica e a curare sempre meglio tutte le persone con diabete”.
Il Report AMD 2024 offre una panoramica preziosa sull’andamento dell’assistenza al diabete in Italia, evidenziando progressi significativi ma anche aree in cui è necessario un impegno maggiore per garantire una gestione ottimale e migliorare ulteriormente la qualità di vita dei pazienti.