Si è tenuta ieri, presso l’Auditorium regionale campano, la presentazione ufficiale del progetto “Gli occhi che ascoltano”, promosso da Otowell Acustica in collaborazione con Farmad+, l’Associazione Salute Libera, l’Associazione per la Lingua dei Segni Italiana, Farmaciste Insieme e l’Associazione Sordi Campani.
Un’iniziativa ambiziosa e concreta che punta ad abbattere le barriere comunicative tra personale sanitario e pazienti sordi, grazie all’introduzione di figure professionali formate nella LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Ad aprire l’evento è stato l’On. Pasquale Di Fenza, che ha sottolineato con forza la necessità di inserire professionisti esperti in LIS all’interno delle strutture sanitarie, affinché il diritto alla salute diventi davvero accessibile a tutti, senza ostacoli né incomprensioni.
È poi intervenuto il Dott. Armando Monfregola, portando i saluti dell’Ospedale di Nola e del Dott. Cassiano. Anche da parte sua, pieno sostegno all’iniziativa: “L’ospedale è pronto a fare la sua parte”, ha dichiarato.
Il dibattito, moderato con precisione dall’Avv. Gerardo Avallone, ha visto poi la partecipazione dell’Avv. Paolo Colombo, Garante per i diritti dei disabili in Campania, che ha ricordato come la LIS sia stata riconosciuta ufficialmente in Italia solo nel 2021, fanalino di coda in Europa. “Abbiamo fatto qualche passo avanti – ha detto – ma è ancora troppo poco. Dobbiamo garantire alle persone sorde il diritto a comunicare con serenità e chiarezza nei luoghi di cura”.
Un momento di grande impatto emotivo è stato quello con il Prof. Vincenzo Mosca, docente LIS e rappresentante dell’Associazione Disabili di Gragnano, che ha parlato esclusivamente con il linguaggio dei segni, chiedendo a Roberto Cesarano, traduttore della serata, che non venisse tradotto. Un gesto simbolico per far percepire “il rumore del silenzio”, l’isolamento quotidiano vissuto da chi non può sentire. Il suo messaggio è arrivato forte e chiaro: “Diamo dignità a chi vive nel silenzio”.
Il promotore del progetto, Dott. Pasquale Caiazza, ha ribadito la necessità di agire: “Otowell Acustica conosce bene le problematiche legate alla sordità. ‘Gli occhi che ascoltano’ nasce per colmare un vuoto istituzionale e formare professionisti in grado di abbattere davvero le barriere. Il nostro obiettivo? Portare il progetto in tutte le 19.000 farmacie italiane. È solo l’inizio, ma è un inizio concreto”.
Nel corso dell’incontro è stato trasmesso anche un videomessaggio della Dott.ssa Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme, che ha espresso pieno sostegno al progetto. Ha poi preso la parola in presenza la Dott.ssa Emilia Nocerino, membro del direttivo dell’associazione: “La farmacia non è solo un luogo dove si acquistano farmaci, ma anche un presidio di ascolto e accoglienza. Integrare la LIS nei nostri ambienti di lavoro è un atto di civiltà”.
Le domande del pubblico hanno dato ulteriore voce alla frustrazione diffusa: “Perché ancora oggi esistono disparità nell’assistenza ai sordi tra una città e l’altra?”, “Perché diritti fondamentali devono ancora essere rivendicati e non semplicemente applicati?”.
Ha concluso l’incontro Umberto Aversano, interprete LIS e figlio di genitori non udenti, il quale ha lanciato un appello: “Questo progetto è solo il primo passo. Serve unità nella comunità sorda e una rete forte per affrontare insieme questo cambiamento. Possiamo farcela, ma dobbiamo farlo insieme”.
Le iscrizioni ai corsi LIS legati al progetto “Gli occhi che ascoltano” saranno disponibili da lunedì 12 Maggio sul sito www.gliocchicheascoltano.it o scrivendo a info@gliocchicheascoltano.it.
Perché un futuro più inclusivo comincia dall’ascolto, anche quando il silenzio fa rumore.