La Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) alza la voce in merito alle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria. All’indomani della firma del Decreto Ministeriale n. 418 del 30 maggio 2025, che disciplina il cosiddio “semestre aperto” per l’anno accademico 2025-2026, la Fnopi esprime serie perplessità, sottolineando la necessità che le istituzioni “interloquiscano con le professioni infermieristiche” per garantire la qualità della formazione e il futuro dei professionisti.
Accesso a Medicina: Infermieri Chiedono di Garantire la Qualità della Formazione
La Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) alza la voce in merito alle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria. All’indomani della firma del Decreto Ministeriale n. 418 del 30 maggio 2025, che disciplina il cosiddio “semestre aperto” per l’anno accademico 2025-2026, la Fnopi esprime serie perplessità, sottolineando la necessità che le istituzioni “interloquiscano con le professioni infermieristiche” per garantire la qualità della formazione e il futuro dei professionisti.
Criticità per i Corsi di Laurea in Infermieristica
La Fnopi, attraverso audizioni parlamentari e documentazione depositata presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, ha più volte evidenziato le criticità che potrebbero impattare negativamente sui corsi di laurea in Infermieristica. Il decreto, infatti, definisce le procedure per la doppia iscrizione contemporanea, gratuita e obbligatoria ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e ai corsi di laurea di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, anche in sovrannumero.
Sebbene la Federazione apprezzi gli sforzi del testo volti ad attenuare l’impatto del trasferimento di studenti in sovrannumero, recependo in parte le loro istanze, la priorità assoluta deve rimanere quella di “garantire standard di qualità formativa dei Corsi di Laurea in Infermieristica”.
Un’Immagine Sociale da Superare
La preoccupazione principale della Fnopi è che questa nuova modalità di accesso finisca per sminuire la professione infermieristica. “Una professione in continua evoluzione non dovrebbe essere subordinata a nessun’altra, invece in questo modo si afferma una sussidiarietà della scelta del percorso formativo infermieristico a un insuccesso di entrata a Medicina“, spiega la Federazione. Questo rischio alimenta un’immagine sociale che la Fnopi si impegna da tempo a superare, privilegiando l’accesso di giovani che si riconoscono pienamente in una “mission assistenziale”.
Il pericolo, dunque, è che “le maglie di questo provvedimento abbiano un impatto negativo rispetto agli sforzi messi in campo per valorizzare la professione”. Inoltre, la Federazione evidenzia come i primi a farne le spese siano i giovani, che “non dovrebbero trovarsi nella condizione di tentare più strade per definire il proprio futuro”, sentendosi quasi obbligati a intraprendere un percorso non primario per poi tentare il passaggio a Medicina.
Appello alla Collaborazione Istituzionale
Tali perplessità non sono isolate, ma sono state condivise anche dalla Conferenza delle Regioni, che lo scorso 17 aprile ha approvato un documento in cui ha espresso l’urgenza di un confronto istituzionale costruttivo per promuovere misure coerenti con le reali esigenze del sistema sanitario.
In questo contesto, la Fnopi rinnova la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti. L’obiettivo è “monitorare il processo in atto andando a intervenire per risolvere criticità e garantire un sistema formativo efficiente per non disperdere potenziali futuri professionisti e tutelare il valore delle professioni sanitarie e la sicurezza dei pazienti”. La Federazione sottolinea l’importanza di un dialogo costante per assicurare che le politiche di accesso all’università non compromettano la qualità e la dignità di professioni sanitarie cruciali come quella infermieristica, indispensabile per la salute del Paese.