Il mare non è solo sinonimo di vacanza e divertimento, ma una vera e propria cura per la salute e il benessere dei bambini. Questa verità, conosciuta da tempo, è stata riaffermata da Italo Farnetani, docente di pediatria presso l’Università United Campus of Malta, attraverso una ricerca che ne ha evidenziato i benefici storici e attuali. Lo studio di Farnetani, presentato durante la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di San Benedetto del Tronto al pediatra, ha confrontato gli “ospizi marini” ottocenteschi – strutture ospedaliere in riva al mare dedicate alla cura dei bambini, in particolare quelli affetti da tubercolosi – con le attuali “Bandiere Verdi”, spiagge selezionate dai pediatri come ideali per i più piccoli.
Dall’Ottocento a Oggi: L’Evoluzione del Mare Terapeutico
Ovviamente, esistono differenze significative tra il mare dei bambini di ieri e la situazione attuale. “Oggi ci sono richieste di servizi diversi dal passato”, spiega Farnetani. Infatti, solo il 65% delle località marine che nell’Ottocento ospitavano un ospizio marino è ancora oggi considerato idoneo per i bambini. Tra queste spicca San Benedetto del Tronto, che nel 2008 è stata una delle prime dieci città in Italia a ricevere la Bandiera Verde, riconfermata ininterrottamente fino a oggi. La vocazione di San Benedetto come “mare dei bambini” ha radici profonde: “La spiaggia sanbenedettese da 160 anni è il mare dei bambini, perché nell’estate 1865 fu aperto l’ospizio marino che fu il quinto d’Italia, il secondo dell’Adriatico”.
Gli Ospizi Marini: Un’Eccellenza Italiana nella Cura della Tbc
L’ospizio marino, ricorda Farnetani, “era un ospedale costruito in riva al mare per sfruttare gli effetti terapeutici dei bagni di sole, di sabbia e di mare che rappresentavano un efficace trattamento salvavita”. Queste cure erano l’unica possibilità efficace per contrastare la tubercolosi, una malattia allora mortale, e il rachitismo, altamente invalidante. I risultati clinici dell’epoca erano sorprendenti: “i bambini presentavano la remissione completa dei segni della malattia nel 47% dei casi. Tutti però presentavano un miglioramento, che era netto nel 40% dei piccoli, lieve o parziale nel 13%”. Questi dati “dimostrano la potenza e l’efficacia della cura marina, scientificamente talassoterapia, che è stata scoperta proprio in Italia, poi adottata in tutto il mondo ed è un’eccellenza della sanità italiana a livello internazionale”. La diffusione degli ospedali marini in Italia iniziò nel 1858 grazie all’opera del medico Giuseppe Barellai, che aveva personalmente sperimentato e guarito dalla tubercolosi proprio grazie alle cure marine.
L’ospizio di San Benedetto del Tronto, racconta Farnetani, “fu realizzato e finanziato dalla gente del posto, che si era aggregata in comitati spontanei di cittadini di San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno e Fermo”. Divenne un vero e proprio ospedale territoriale, accogliendo bambini dalle Marche del Sud e dal Nord Abruzzo. Il soggiorno durava dai 20 ai 40 giorni e, durante l’estate, venivano accolti circa 150 bambini (tra i due e gli otto anni), suddivisi in due o tre turni.
I Benefici Attuali: Non Solo Salute Fisica
Anche oggi, l’ambiente marino è riconosciuto come terapeutico per diverse patologie, come l’eczema atopico, la psoriasi e la vitiligine, o come preventivo per il rachitismo e la carenza di vitamina D. Ma l’utilità della spiaggia va oltre: “Oggi la vita in spiaggia è particolarmente utile per favorire anche altri aspetti, per esempio favorire le relazioni interpersonali, combattere l’isolamento e la sedentarietà”, sottolinea Farnetani. Il mare offre un ambiente stimolante per il gioco, l’esplorazione e l’interazione sociale, elementi cruciali per lo sviluppo psicofisico dei bambini.
Secondo il pediatra, San Benedetto del Tronto “ha fatto scuola per quanto riguarda la gestione della Bandiera Verde a favore di bambini e famiglie, incrementando i servizi di sicurezza, accoglienza e ludico-ricreativi”. La città ha dimostrato una notevole coerenza, mantenendo la Bandiera Verde per diciotto anni consecutivi, nonostante l’alternarsi di tre amministrazioni comunali di diversa estrazione politica. Tutte, però, hanno condiviso la volontà di adeguare costantemente i servizi per bambini e famiglie. La sinergia tra amministrazione comunale e categorie imprenditoriali del settore turistico ha portato a risultati concreti, come la disponibilità di fasciatoi in tutti gli esercizi turistici e balneari. La vocazione all’accoglienza di bambini e famiglie è evidente anche dal numero di visitatori: “centomila bambini ogni anno vanno al mare a San Benedetto del Tronto che per loro è fonte di salute e di crescita, come avviene da 160 anni”, conclude Farnetani, ribadendo il valore intramontabile del mare come risorsa preziosa per la salute infantile.