Le ondate di calore estive mettono a dura prova non solo il nostro organismo, ma anche i farmaci che assumiamo. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato un vademecum con raccomandazioni essenziali per la corretta conservazione e l’uso sicuro dei medicinali durante i mesi più caldi, disponibile anche tramite un agile podcast.
“Anche i farmaci temono il caldo. E per questo in estate, in particolare con queste ondate di calore sempre più frequenti e durature, è necessaria qualche accortezza in più per conservarli correttamente”, ribadisce l’AIFA. È fondamentale prepararsi prima della partenza per le vacanze, iniziando sempre dalla lettura del foglietto illustrativo, che riporta le esatte modalità e temperature di conservazione.
Conservazione e Trasporto dei Farmaci al Caldo
- Temperatura e Ambiente: Verifica sempre sul foglio illustrativo la temperatura di conservazione ideale. Se non sono specificate condizioni particolari, conserva i farmaci in ambienti freschi e asciutti a una temperatura inferiore a 25 °C.
- Viaggi in Auto: In auto, conserva i medicinali nell’abitacolo climatizzato, che è più fresco del portabagagli. È buona norma dotarsi di borse refrigerate per mantenere una temperatura adeguata per tutta la durata del tragitto.
- Viaggi in Aereo: Per i farmaci salvavita, mettili sempre nel bagaglio a mano, insieme alle prescrizioni mediche. Ricorda che i liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati nel bagaglio a mano in buste trasparenti, mentre per compresse e capsule non ci sono restrizioni.
- Farmaci Sensibili al Calore: Alcuni farmaci necessitano di condizioni di conservazione particolari. L’insulina, ad esempio, deve essere conservata in frigo a una temperatura controllata tra 2 e 8 gradi centigradi. Anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali a base ormonale sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Evita sempre di esporli a fonti di calore e a irradiazione solare diretta.
- Confezioni Originali: Porta sempre con te le confezioni originali per evitare confusione tra scadenze, avvertenze e dosaggi di medicinali diversi.
- Aspetto del Farmaco: Se l’aspetto, l’odore o il colore del farmaco ti sembrano diversi, o se presenta anomalie nella consistenza, consulta il medico o il farmacista prima di assumerlo. Questi cambiamenti non sempre indicano un deterioramento, ma è meglio verificarlo.
- Formulazioni Solide: Quando possibile, in estate, l’utilizzo di formulazioni solide come le compresse è da preferire alle formulazioni liquide, in quanto meno sensibili alle alte temperature.
Farmaci e Sole: Attenzione alla Fotosensibilizzazione
Controlla se i farmaci che assumi sono compatibili con l’esposizione al sole. Alcuni possono provocare reazioni di fotosensibilizzazione, come dermatiti o eczemi. Questo fenomeno può verificarsi con:
- Creme a base di cortisone, gel, soluzioni o spray.
- Antibiotici e anticoagulanti.
In questi casi, è bene evitare l’esposizione solare, in particolare nelle ore più calde della giornata, e utilizzare sempre un’adeguata protezione. In casi specifici, come dopo l’uso di cerotti a base di ketoprofene, è necessario evitare di esporsi al sole fino a due settimane dopo il trattamento.
Farmaci che Possono Favorire Disturbi Causati dal Caldo
Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione, aggravando gli effetti delle alte temperature sulla salute. L’AIFA elenca diverse categorie:
- Anticolinergici: Possono ridurre la vigilanza, ostacolare la sudorazione e interferire con la termoregolazione.
- Antipsicotici: Possono inibire la sudorazione, diminuire la pressione arteriosa, ridurre la termoregolazione centrale e lo stato di vigilanza.
- Antistaminici: Possono inibire la sudorazione e ridurre la pressione arteriosa.
- Antiparkinsoniani: Possono inibire la sudorazione, ridurre la pressione arteriosa, causare vertigini e stato di confusione.
- Antidepressivi: Possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di vigilanza.
- Ansiolitici e rilassanti muscolari: Possono ridurre la sudorazione, causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione, aggravando i sintomi respiratori.
- Antiadrenergici e beta-bloccanti: Possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità di dissipare calore.
- Simpatomimetici: Vasodilatatori, inclusi nitrati e regolatori del canale del calcio, possono peggiorare l’ipotensione in soggetti vulnerabili.
- Antipertensivi e diuretici: Possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione sanguigna; l’iponatremia (basso sodio) è un effetto collaterale comune che può essere aggravata da un eccesso di assunzione di liquidi.
- Antiepilettici: Possono ridurre lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione.
In casi estremi e solo su consiglio del medico curante, può essere valutata la necessità di una rimodulazione della terapia per i pazienti che assumono questi farmaci.
Hai qualche dubbio specifico sulla conservazione dei tuoi farmaci o sugli effetti del caldo?