Il cinema ha da sempre un rapporto affascinante con il mondo della musica e delle star, esplorando il lato oscuro del successo e la fragilità dell’animo umano. Opus – Venera la tua stella, il thriller psicologico diretto da Mark Anthony Green, si inserisce perfettamente in questo filone, offrendo una visione inquietante sul culto della celebrità, l’ossessione per l’arte e il potere della manipolazione.
Presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2025 e distribuito da A24, il film si avvale di un cast d’eccezione, tra cui Ayo Edebiri, John Malkovich, Juliette Lewis e Murray Bartlett. Con una regia intensa e una sceneggiatura avvolta in un’atmosfera claustrofobica, Opus si distingue per la sua capacità di immergere lo spettatore in un viaggio disturbante tra paranoia, potere e ossessione.
La storia ruota attorno ad Alfred Moretti, una ex superstar del pop degli anni ’90 che decide di uscire dal ritiro per annunciare il suo nuovo album. Questo evento attira una grande attenzione mediatica e Moretti organizza una festa esclusiva nel suo lussuoso complesso nello Utah, invitando sei ospiti selezionati: la giornalista Ariel e il suo capo Stan, la conduttrice di talk show Clara, l’influencer Emily, la paparazza Bianca e il conduttore radiofonico Bill.
Arrivati al complesso, i sei ospiti scoprono che Moretti non è solo un artista in cerca di un ritorno sulle scene, ma anche il leader di una setta chiamata “Levelisti”. I membri della setta indossano uniformi identiche e mostrano comportamenti inquietanti. Mentre la maggior parte degli ospiti sembra affascinata da Moretti, Ariel si insospettisce e inizia a indagare.
La tensione cresce quando Bill viene ucciso misteriosamente, e gli ospiti vengono assegnati a un concierge personale appartenente alla setta. Ariel viene seguita costantemente dalla sua concierge, Belle, e si scontra con Moretti su questioni ideologiche. Tra rituali inquietanti, spettacoli privati e strani restyling imposti agli ospiti, la situazione degenera rapidamente. Emily viene portata via dopo un malore improvviso, mentre Ariel trova segni inquietanti di violenza nel complesso. Quando infine si rende conto che la situazione è ben più pericolosa di quanto sembri, cerca disperatamente di fuggire.
Dopo una serie di eventi scioccanti, tra cui la scoperta di una stalla piena di animali morti e un macabro spettacolo di burattini, la situazione precipita in una violenta esplosione di follia. Stan e Bianca vengono brutalmente assassinati, mentre Ariel scopre il piano finale di Moretti: un suicidio di massa con champagne avvelenato. Sebbene riesca a fuggire, la sua esperienza nel complesso la segna profondamente.
Due anni dopo, Ariel ha scritto un libro best-seller sul suo incontro con Moretti, ma la sua apparente vittoria si trasforma in un incubo quando scopre che la setta è ancora attiva e si è infiltrata nella società. Il film si chiude con una rivelazione inquietante: il culto non è stato distrutto, ma si è evoluto grazie alla pubblicità involontaria generata dal libro di Ariel.
Critica al film
Opus – Venera la tua stella è un thriller psicologico che si distingue per la sua atmosfera opprimente e la sua critica tagliente al mondo dello spettacolo. La regia di Mark Anthony Green è ipnotica e disturbante, enfatizzando l’isolamento e il senso di prigionia che pervade il complesso di Moretti. La fotografia cupa e il montaggio serrato contribuiscono a mantenere alta la tensione, mentre la colonna sonora originale di Nile Rodgers e The-Dream aggiunge un ulteriore strato di inquietudine.
John Malkovich offre una performance magnetica nei panni di Moretti, bilanciando carisma e follia con grande maestria. Ayo Edebiri, nei panni di Ariel, è altrettanto convincente, rendendo credibile la trasformazione del suo personaggio da giornalista scettica a sopravvissuta traumatizzata. Tuttavia, alcuni personaggi secondari risultano meno sviluppati e alcune sequenze, sebbene visivamente potenti, potrebbero risultare eccessivamente criptiche per alcuni spettatori.
A chi potrebbe piacere questo film?
Opus è un film perfetto per gli amanti dei thriller psicologici e delle storie di culto, come Midsommar o The Invitation. Gli spettatori affascinati dalle dinamiche delle sette e dal lato oscuro della celebrità troveranno la trama avvincente e inquietante.
A chi è sconsigliato?
Chi non apprezza atmosfere ansiogene e scene di violenza esplicita potrebbe trovare il film troppo disturbante. Inoltre, la narrazione frammentata e i momenti onirici potrebbero risultare difficili da seguire per chi preferisce storie più lineari.
Opus – Venera la tua stella è un film che lascia il segno, un’opera inquietante che riflette sul potere della fama e sulla manipolazione psicologica. Con una regia solida, interpretazioni memorabili e un finale che lascia con il fiato sospeso, rappresenta un’aggiunta preziosa al panorama del thriller psicologico contemporaneo. Un’esperienza cinematografica intensa e disturbante, che rimarrà nella mente dello spettatore ben oltre i titoli di coda.