Quando le nostre giornate si intensificano per attività legate al lavoro, agli impegni quotidiani, alle performance sportive e tanto altro, si rende necessaria una modulazione del nostro sistema nervoso affinchè possa lavorare in modo efficiente e sostenere lo stress. Allo stesso modo si rende necessario un corretto ciclo del sonno in modo tale da permettere al nostro organismo di “caricare correttamente le batterie”.
Analizziamo quindi la possibilità di integrare la nostra quotidiana alimentazione con un supporto dalla natura. Tra le varie piante ad azione adattogena ne abbiamo identificate alcune ad ottima attività stimolante, tra cui il Ginkgo Biloba, pianta originaria della Cina Orientale e coltivata ormai in tutto il mondo; trattasi di un albero dalla corteccia chiara che può raggiungere i quaranta metri di altezza. La medicina tradizionale cinese lo utilizzava come antiasmatico e tonico per la mente.
Le parti usate sono le foglie che contengono flavonoidi come quercetina e bioflavonoidi, ginkgolide A,B, C e composti lattonici. Il Ginkgo è indicato nella terapia delle ischemie cerebrali, nelle cefalee e nei problemi circolatori della senescenza. Gli estratti hanno azione vasodilatatrice, migliorano la circolazione cerebrale e quella del microcircolo.
Si usa in tintura madre con posologia di venti gocce tre volte al giorno in estratto secco come capsule con una dose giornaliera raccomandata di centoventi mg.
Distinguiamo inoltre il Panax Ginseng, pianta erbacea perenne alta massimo cinquanta centimetri; i frutti sono piccole bacche rosse. La parte usata è la radice che viene raccolta in autunno, nel periodo di maggior concentrazione di principi attivi. Essi consistono in un complesso di sostanze glicosidiche di natura triterpenica e sono ginsenosidi e panaxosidi, inoltre vitamine B1, B2, acido nicotinico,biotina e acido pantotenico, tannini e aminoacidi.
Il Ginseng determina una diminuzione del senso di fatica e un miglioramento dell’attività psicomotoria. I ginsenosidi regolerebbero la neurotrasmissione nel sistema nervoso. Questa droga è oggi considerata adattogena, cioè capace di produrre uno stato di aumentata resistenza aspecifica, migliorando la capacità di adattamento dell’organismo di fronte a difficoltà eccezionali e aumentando la resistenza allo stress .
La dose giornaliera raccomandata è di duecento mg come estratto secco in capsule. Ovviamente come tutti gli integratori anche quelli elencati vanno assunti ascoltando il parere del medico o del farmacista al fine di evitare spiacevoli interazioni con terapie farmacologiche o effetti collaterali di varia natura.
Infine identifichiamo l’Eleuterococco, un arbusto spinoso originario della Cina e in molti paesi orientali, ha una altezza che può raggiungere i due metri ed il principio attivo è contenuto nelle radici che si raccolgono prevalentemente in autunno, momento in cui la concentrazione è elevata.
I componenti principali sono gli eleuterosidi, la Vitamina E, il Beta Carotene, l’acido caffeico, il Beta sitosterolo, polisaccaridi, glucosio, maltosio. L’azione di questi principi attivi sarebbe di stimolazione del SNC, delle capsule surrenali e delle ghiandole sessuali. L’eleuterococco aumenta la resistenza ai malanni invernali ed è in grado di aumentare il tasso di emoglobina, di eosinofili e di polimorfo nucleati.
È considerato oggi una droga adattogena, indicato prevalentemente come ricostituente negli stress psicofisici e aumenta la capacità di resistenza alla fatica. Si assume per via orale come estratto alcolico con un posologia di venti gocce tre volte al giorno, oppure in estratto secco in capsule per un massimo di cinquecento milligrammi al giorno.