Vivere Meglio

Dalla natura un rimedio per i disturbi della menopausa

Nonostante sia una fisiologica fase della vita della donna, il periodo della premenopausarappresenta spesso un disagio notevole.

Oltre alle terapie ormonali tradizionali e avanzate dalla natura giunge un valido aiuto per ridurre sintomi come la sudorazione eccessiva, i fenomeni di caldo improvviso, l’irritabilità e l’insonnia.

Tra le tante piante officinali sono state individuate ed isolate una serie di droghe vegetali utili.

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La Salvia Officinalis, la cui parte attiva è rappresentata dall’estratto secco delle foglie, che agisce prevalentemente per le vampate, meglio espresso come antisudorale in quanto la droga sarebbe in grado di inibire la traspirazione dopo solo due ore dall’ingestione e sembra che l’effetto possa durare anche per qualche giorno. Oltre all’inibizione nel processo di sudorazione  la salvia manifesterebbe anche effetti benefici sul colesterolo. La dose giornaliera consigliata è di circa 150mg.

L’Agnocasto,  pianta denominata anche il “falso pepe” la cui droga vegetale è rappresentata dai frutti e i semi.  A questa pianta viene attribuita la capacità di influenzare i livelli di diversi ormoni che controllano il ciclo riproduttivo femminile con una funzione di regolazione dell’equilibrio ormonale. Nella menopausa riduce le vampate di calore, il nervosismo o i problemi di concentrazione. Utile nel gonfiore addominale, irritabilità, mal di testa e termoregolazione dell’organismo, quindi sulla sudorazione. La dose giornaliera consigliata è di circa 200 mg al giorno.

Riconosciamo ancora il Crataegus Oxycantha noto come pianta di Biancospino, utile nel benessere cardiovascolare, nella funzione cardiotonica e per l’eccessivo nervosismo. Il Biancospino induce vasodilatazione, potenzia l’azione della digitale e ha una importante azione sedativa e ansiolitica; indicato nella cura dell’insonnia con azione altresì spasmolitica. Tale pianta ha la capacità di aumentare il flusso sanguigno coronarico e periferico,utile anche nell’insufficienza cardiaca moderata. Tra le varie indicazioni a carico del sistema cardiocircolatorio e nervoso centrale, si riconosce un ottimo uso nei disturbi  della menopausa. Il Biancospino può essere impiegato in infuso, decotto, tintura madre o estratto fluido ai dosaggi stabiliti dal Medico.  La dose giornaliera consigliata è di 150mg.

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Ultima analisi di questo articolo è dedicata alla Cimicifuga Racemosa la cui azione principale è legata alla modulazione dell’attività dei recettori del SNC coinvolti nella termoregolazione, nel tono dell’umore e nel ritmo del sonno con effetti positivi anche nella donna in menopausa. Gli studi clinici condotti dimostrano che in menopausa la Cimicifuga è efficace nel ridurre le vampate di calore, sudorazione notturna, disturbi del sonno, vertigini, nervosismo e secchezza vaginale, paragonabile a quella ottenuta con basse dosi di terapia ormonale sostitutiva. La dose giornaliera consigliata è di circa 10mg.

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E’ sempre importante sottolineare che l’uso delle piante medicinali non può e non deve essere di automedicazione, ma consultarsi con il proprio medico o con il farmacista è sempre la soluzione migliore.

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