Medicina

Sei mancino? Una questione di genetica

Essere Mancino è una questione di genetica!

Costruita una nuova mappatura delle aree del cervello connesse al linguaggio e le caratteristiche genetiche.

Un nuovo studio, pubblicato su “Brain”, che è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford, ha individuato le regioni del genoma associate all’uso della mano sinistra.

Ora, che il DNA avesse un ruolo nel determinare la mano dominante era noto, ma non erano noti i “tasselli” responsabili del DNA.

Lo studio pubblicato ha analizzato i genomi di circa 400.000 persone nella Biobanca britannica tra cui 38.332 mancini. Delle 4 regioni genetiche identificate 3 erano associate a specifiche proteine coinvolte nella struttura del cervello. In particolare, queste proteine ​​erano correlate ai microtubuli, che fanno parte del citoscheletro che guida la costruzione e il funzionamento delle cellule nel corpo.

Così come riporta l’AdnKronos
“Abbiamo scoperto che, nei partecipanti mancini, le aree linguistiche dei lati sinistro e destro del cervello comunicano tra loro in modo più coordinato. Ciò suggerisce che i mancini potrebbero avere un vantaggio quando si tratta di svolgere compiti verbali, ma bisogna ricordare che queste differenze sono state viste solo a livello di medie su un numero molto elevato di persone, e che non tutti i mancini saranno simili”.

La ricerca ha evidenziato che le probabilità di avere il morbo di Parkinson sono leggermente inferiori nei mancini e quindi potrebbero avanzare ricerche nella comprensione dello sviluppo di questo tipo di patologie. L’autore dello studio, Dominic Furniss: “Nel corso della storia, il mancino è stato considerato sfortunato o addirittura pericoloso ciò si riflette anche nelle sfumature legate alle parole destra e sinistra in molte lingue. Noi abbiamo dimostrato che essere mancini è una conseguenza della biologia dello sviluppo del cervello, in parte guidata dalla complessa interazione di molti geni. Fa parte del ricco arazzo di ciò che ci rende umani”.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *