Un Problema Sottovalutato che Può Costare Vite
In Italia, ogni anno circa 60.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. Una tempestiva rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’uso di un defibrillatore automatico esterno (DAE) entro pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte. Tuttavia, un dato allarmante sta emergendo: oltre il 70% dei defibrillatori pubblici risulta inaccessibile durante le ore serali, nei fine settimana e nei giorni festivi. Questo significa che, in molte delle situazioni più critiche, i cittadini non possono contare su uno strumento salvavita fondamentale.
Defibrillatori Pubblici: Una Risorsa Sottoutilizzata
I defibrillatori pubblici sono stati introdotti in molte città per ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza. Sono spesso collocati in edifici pubblici come scuole, uffici comunali, palestre e aziende. Sebbene questa scelta garantisca una loro protezione da furti o danneggiamenti, crea un grave problema di accessibilità. Questi edifici, infatti, chiudono generalmente dopo l’orario lavorativo, lasciando inutilizzabili i DAE proprio nei momenti in cui potrebbero essere più necessari.
Gli arresti cardiaci possono avvenire in qualsiasi momento e luogo, ma statisticamente sono più frequenti nelle ore serali e nei fine settimana, quando le persone si trovano spesso in ambienti ricreativi, parchi o a casa. Se i defibrillatori pubblici non sono accessibili, il ritardo nei soccorsi può risultare fatale.
Perché la Tempestività È Fondamentale
Un arresto cardiaco richiede un intervento immediato: ogni minuto senza rianimazione e defibrillazione riduce le possibilità di sopravvivenza del 10%. Dopo cinque minuti, il rischio di danni cerebrali irreversibili aumenta drasticamente. L’uso tempestivo di un DAE può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 70%, ma se il dispositivo è chiuso dentro un edificio inaccessibile, il suo potenziale salvavita viene vanificato.
Attualmente, meno della metà delle persone che assistono a un arresto cardiaco intervengono con manovre di soccorso, spesso per paura o per mancanza di formazione. Inoltre, solo in una piccola percentuale di casi viene utilizzato un defibrillatore, spesso perché non si trova in una posizione accessibile nel momento del bisogno.
Soluzioni Possibili per una Maggiore Accessibilità
Affinché i defibrillatori pubblici possano davvero salvare vite umane, è necessario migliorare la loro distribuzione e accessibilità. Ecco alcune soluzioni che potrebbero essere adottate:
- Installazione in teche esterne accessibili H24: Posizionare i DAE all’esterno degli edifici, in teche protette e dotate di sistemi di sicurezza, consentirebbe un accesso immediato in qualsiasi momento.
- Mappatura e segnaletica chiara: Una mappa digitale dei defibrillatori disponibili, integrata con app e dispositivi GPS, permetterebbe di individuare rapidamente il DAE più vicino.
- Obbligo di accessibilità nei luoghi pubblici: Nuove normative potrebbero imporre che almeno una parte dei defibrillatori pubblici sia collocata in luoghi aperti 24/7.
- Formazione e sensibilizzazione: Campagne di informazione sulla RCP e sull’uso del DAE potrebbero aumentare la sicurezza pubblica e incoraggiare le persone a intervenire in caso di emergenza.
La presenza di defibrillatori pubblici rappresenta un passo avanti nella lotta contro gli arresti cardiaci improvvisi, ma la loro efficacia dipende dalla reale possibilità di utilizzarli. Se oltre il 70% di questi dispositivi risulta inaccessibile nei momenti critici, è chiaro che bisogna intervenire per migliorare la loro disponibilità. Rendere i DAE accessibili in ogni momento potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte per molte persone. Un’azione tempestiva è necessaria: non possiamo permetterci che una questione di organizzazione e logistica ostacoli il diritto alla sopravvivenza.