Il settore bellezza, per la fase 2, dovrà seguire determinate linee guida per garantire prevenzione e igiene ai suoi clienti.
L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Inail, ha pubblicato un documento (https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-doc-tecn-ipotesi-rimod-parrucchieri-trat-estetici.pdf) in cui esplicita alcune regole guida fondamentali per lavorare in sicurezza ed evitare il contagio da Covid-19.
Si tratta di raccomandazioni sulle strategie di prevenzione da cui, si presume, il Governo prenderà le mosse per stilare le avvertenze ufficiali del settore bellezza.
“Non si tratta di disposizioni vincolanti – precisa il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – ma di contributi di carattere scientifico, che contengono analisi del rischio per settori specifici di attività, per cui forniscono ipotesi di modulazione delle misure di contenimento del contagio già note, anche attraverso criteri per l’individuazione di misure di prevenzione e protezione.
È evidente che non si tratta di linee guida impartite alle imprese, che né l’Inail né l’Iss sono titolati a emanare. Spetterà alle autorità politiche e alle parti sociali trovare il giusto contemperamento tra gli interessi in gioco, con la flessibilità che le situazioni territoriali possono richiedere. Se, sulla base del trend epidemiologico e dell’analisi dei dati di monitoraggio regionale, si dovesse verificare un miglioramento degli indici di contagio, il Comitato tecnico scientifico potrà richiedere la revisione del quadro delle raccomandazioni”.
Nel documento l’Inail scrive che “non potranno mai essere utilizzate saune, bagni turchi e vasche idromassaggio” e allo stesso modo i “trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore devono, se possibile, essere sostituiti da alternative oppure potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione”.
Dunque, per i centri di bellezza si precisa che, durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi e che al termine di ciascuna sessione andranno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento.
Le superfici andranno pulite e disinfettate con disinfettanti idroalcolici o a base di cloro secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e strumenti e a tutte le superfici con cui il cliente è venuto in contatto. Ai locali si dovrà garantire un ricambio d’aria in modo naturale, con l’apertura delle finestre nel tempo tra l’uscita di un cliente e l’entrata del successivo.
Barbieri e parrucchieri
L’Inail raccomanda ai parrucchieri di ridurre il numero di clienti, e di estendere gli orari di apertura, organizzando il flusso dei clienti su appuntamenti per evitare affollamenti.
I clienti seguiranno l’obbligo di indossare la mascherina, tranne in caso di trattamenti come il taglio della barba.
Mantelle e asciugamani dovranno essere monouso.
I parrucchieri dovranno fornire il locale di flaconi di sostanze igienizzanti all’ingresso e «sanificare dopo ogni trattamento l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati», disinfettare di frequente le superfici comuni.
Disporre, inoltre, i locali di raccoglitori chiusi per i rifiuti.
Altra proposta del documento è disporre, per l’attesa dei clienti, «fasi di attesa tecnica (ad es. tempo di posa del colore)», barriere che separino le postazioni, «in particolare per le aree lavaggio».
La distanza tra le postazioni dovrà essere di almeno due metri, e si dovrà garantire una turnazione dei dipendenti.
No a riviste e dépliant possibili vettori di contagio.