Società e Cultura

“Le scarpe dei matti”. Le pratiche della psichiatria in Italia.

Come un uccello dal volo basso in arie burrascose: “Le scarpe dei matti” di Antonio Esposito è un progetto di ricerca che nasce dall’esigenza, ai 40 anni della Legge 180, la Legge Basaglia, di raccontare la sofferenza psichiatrica e riflettere sulla risposta sanitario-ospedaliera.

Un progetto promosso dall’Istituto Italiano degli Studi Politici S. Pio V.

Parliamo del libro con l’autore, Antonio Esposito, giornalista, Ph.D., ricercatore indipendente.

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Dopo più di un anno di lavoro di ricerca si è pensato di sistematizzare in un libro il materiale raccolto. “Le scarpe dei matti” nasce dall’idea di costruire un libro, che riuscisse a tracciare sulla base di elementi storici e normativi, un percorso e una testimonianza di memoria e allo stesso tempo che riflettesse sul presente.

Perché le “scarpe dei matti”?

Un pomeriggio d’inverno mi trovavo nell’ex manicomio Santa Maria Maddalena di Aversa, con un ragazzo che lavora alla “Fattoria Fiori di Zucca” che è nata all’interno dell’ex manicomio.

Decisi di fare un giro nel manicomio anche perché gran parte della struttura è attualmente abbandonata, nonostante ci sia un centro studi all’interno la struttura rischia di andare persa sia strutturalmente sia come luogo della memoria.  Mi inoltrai allora nei seminterrati con la torcia quando questa illuminò un enorme ammasso di scarpe senza lacci poiché vietati nei manicomi.

Antonio Esposito non scrive da psichiatra e non tralascia la sofferenza di chi ha vissuto il disagio mentale, il dolore di chi ha sperimentato cosa fosse realmente un manicomio. Quel che Esposito chiama “la carne viva”, la soggettività necessaria alla costruzione della sua ricerca.

Già autore con Stefano Dell’Aquila del libro: “Storia di Antonia, viaggio al termine di un manicomio”, Esposito si concentra sul tema della pratica di contenzione dei manicomi anche oggi praticata.

È indubbia la riflessione sullo stato dei servizi attuali provando a tenere dentro quello che era il vissuto di chi ha attraversato queste istituzioni.

Un percorso storico e sociale?

Ho cercato di dare una prospettiva non soltanto storica al libro maarcheologica” per dirla alla Foucault e discorsiva, cioè che cosa ha significato la pratica psichiatrica, le teorie e le prassi psichiatriche sul vissuto delle persone.

Come colpevole di un “peccato” chi si ammala con la mente rifugge da ogni riposo istituzionale perché ritorni alla sua efficienza o si faccia da parte in maniera definitiva.

Raccontare la violenza di queste istituzioni poiché dall’inizio la psichiatria si è connotata come una scienza e una pratica della violenza.

A introdurre il libro Assunta Signorelli femminista, psichiatra, da poco mancata, che non ha mai smesso di “praticare la differenza”.

 

L’autore sarà presente martedì 24 settembre alla libreria Ubik di via Benedetto Croce a Napoli alle h.18.00 per la presentazione del libro “Le scarpe dei matti”.

Le scarpe dei matti

Autore: Antonio Esposito

Edizione: A est dell’equatore

30 euro

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