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Viaggi sicuri: tutelare la salute  

Regole per viaggi sicuri e in salute è un argomento che riguarda nel mondo circa 700 milioni di viaggiatori che si spostano annualmente.

Se è vero che bastano 36 ore per fare il giro del mondo in aereo, ci sarebbe da valutare le norme per rendere i nostri viaggi sicuri.

L’Iss – Istituto Superiore di Sanità – in un documento su come prevenire inconvenienti di salute e intraprendere viaggi sicuri, scrive come siano sempre di più le persone che partono per viaggi internazionali, anche in Paesi in via di sviluppo che in passato erano mete poco battute: la riduzione del costo dei voli ha offerto a molti, infatti, la possibilità di visitare Paesi lontani, spesso per la prima volta.

viaggi sicuri

 Quali e quanti sono i rischi di ammalarsi in viaggio?

Alcune patologie possono diventare un veicolo di infezione per altre persone una volta tornati a casa.

“Ogni viaggiatore dovrebbe essere consapevole del fatto che proteggere la propria salute significa proteggere anche quella degli altri e che per farlo occorre anche rispettare la cultura e l’ambiente della destinazione di viaggio” scrive Iss.

Dati dell’agenzia di viaggi Vamonos, stabiliscono come le mete esotiche siano tra le predilette di una porzione di viaggiatori, sono mete e viaggi sicuri?

Dipende dalla nostra capacità di non trascurare le possibili insidie che potremmo incontrare e sul nostro adeguato “equipaggiamento”.

Un vademecum sui viaggi sicuri è stato pubblicato qualche tempo fa dall’organizzazione Who, mentre ancora il Journal of Travel Medicine ha pubblicato una ricerca che evidenziava, in materia di viaggi sicuri, come il 46% dei viaggiatori, su un campione di 1.200 individui, diretti a mete a rischio non si informino preventivamente sui possibili rischi del Paese che si è scelto di visitare.

viaggi sicuri

Ridurre al minimo i rischi di malattie e/o di avere incidenti mentre ci si trova all’estero, quindi, è una priorità.

L’ideale è rivolgersi al proprio medico 4-6 settimane prima di partire.

Ancora Iss consiglia: tra i fattori generali da considerare ci sono

malattie o disturbi preesistenti

stato vaccinale (inclusa l’eventualità di vaccinarsi contro malattie endemiche nella destinazione di viaggio)

allergie a cibi o farmaci

prescrizioni mediche in corso

eventuali viaggi già fatti.

A seconda della meta del viaggio, bisogna poi considerare tutti quelli che possono diventare fattori di rischio:

alimenti e acqua, spesso non accuratamente depurata in molti Paesi del mondo

condizioni ambientali a cui l’organismo non è abituato (altitudine, siccità, temperature troppo elevate)

presenza di parassiti nell’ambiente e negli animali con cui si può venire a contatto (da insetti a diversi invertebrati, fino al pollame)

comportamenti sessuali che possono aumentare il rischio di trasmissione di infezioni.

Anche le caratteristiche del viaggio e della destinazione sono importanti: itinerario, luogo e durata della permanenza, condizioni igieniche, motivo del viaggio (turismo, affari, studio, missione umanitaria, ecc), stagione dell’anno, possibili esposizioni a fattori di rischio, epidemie in corso.

Le vaccinazioni possono rappresentare un efficace metodo preventivo di molte delle malattie che si possono contrarre durante i viaggi.

Informazioni dettagliate sull’obbligo di vaccinazione per visitare le diverse zone del mondo si possono trovare su numerosi siti istituzionali, tra cui quello del ministero della Salute, dell’Oms.

Guarda la video intervista: Il viaggio etico tra nuova economia e responsabilità sociale

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