Sport

La Scienza vieta ai calciatori smartphone e Playstation

Prima di una partita smanettare con smartphone o Playstation rallenta, e non di poco, la concentrazione dei calciatori.

È il dato che si evince dalla ricerca effettuata da un fisiologo brasiliano e riportato dal “Journal of Sport Science”.

Nel mirino quindi, anche i social (Facebook- Instagram) oltre che i giochi virtuali poiché questo tipo di attività provocherebbe una sostanziale stanchezza mentale.

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Il calciatore, quindi, che pensa di provare un momento di relax prima della prestazione sportiva cadrebbe in errore.

La ricerca di Leonardo De Sousa Fortes e la sua équipe di ricercatori delle Università di Peralba, Rio Grande e Maringà, impegnati sugli studi tra fatica mentale e attività-prestazione sportiva, hanno messo a punto un esperimento affinché si valutasse la connessione tra videogame e social e prestazione sportiva.

L’esperimento prevedeva l’utilizzo di un video di match-analysis, lasciando i giocatori di calcio a due ore dall’inizio del match scorrere i loro social dal telefono e giocare alla Playstation.

Un secondo gruppo di calciatori ha concentrato, invece, la sua attenzione su un film.

L’epilogo è semplice: chi ha guardato il lungometraggio ha sbagliato il 7.3% di passaggi rispetto all’8,3% dei giocatori Playstation.

Ancor peggiore la prestazione sportiva sui tempi di reazione agli stimoli, per cui chi ha impiegato le due ore antecedenti alla partita a guardare il film ha risposto in media in 3 decimi, quelli che avevano usato i social ci hanno messo il triplo.

In un articolo del “Corriere della Sera” di  Marco Bonarrigo si spiega come “i parametri tradizionali della fatica (acido lattico in circolo, battito cardiaco) restano immutati nei gruppi di controllo: varia solo la fatica mentale”

I ricercatori hanno detto che: «È probabile che l’uso dei videogiochi e/o dei social riduca l’attività elettrica nelle aree della corteccia cervicale frontale responsabili della flessibilità cognitiva, rallentando il processo decisionale e indebolendo la capacità di interpretare e anticipare i movimenti degli avversari».

“Usando i paroloni dei neuroscienziati, smanettare sullo smartphone aumenterebbe la quantità di adenosina (responsabile dello stress) e ridurrebbe quella di dopamina (che regola il movimento) nella corteccia cingolata mandando in confusione l’incolpevole cervello”. (Corriere della Sera)

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