Per comportamenti alimentari scorretti identifichiamo specifiche abitudini, largamente diffuse in realtà, che non solo determinano un aumento della circonferenza addominale ma comportano una serie di rischi, anche gravi per la salute, come infarto, angina pectoris, ictus e insufficienza cardiaca.
Quali sono, nel dettaglio, questi comportamenti alimentari scorretti?
Saltare la colazione è senz’altro il dato più frequente, seguono, non meno diffusi e dannosi per la salute, consumare più spuntini prima di andare a dormire, l’abitudine del fumo, assumere alimenti complessi di difficile digestione.
A individuare queste come abitudini alimentari scorrette capaci di incidere negativamente sullo stato di benessere e salute dell’uomo è uno studio pubblicato dalla rivista Nutrition Foundation of Italy.
Lo studio sulle abitudini alimentari scorrette è stato condotto in Giappone e ha osservato come queste abitudini, in persone sane, si associassero indipendentemente ad un aumento del rischio di eventi quali l’infarto del miocardio, l’angina pectoris, l’ictus.
I ricercatori hanno valutato i dati di quasi 2.000.000 di persone sane, con un’età media di 45 anni, estratti dal più ampio database giapponese del Japan Medical Data Center (JMDC).
Circa la metà dei soggetti (51%) aveva riferito comportamenti alimentari non ottimali.
Di questi, in particolare, il 33,9% consumava spuntini dopo cena almeno tre volte la settimana, il 41,3% saltava la colazione e ben il 65,8% cenava poco prima di andare a dormire, tre o più volte alla settimana.
Le persone più inclini a questi comportamenti erano con maggiore probabilità obesi e fumatori, con un’elevata circonferenza addominale.
Complessivamente, dopo l’aggiustamento per sesso e per età (fattori di rischio non modificabili), per i soggetti con almeno due comportamenti poco virtuosi, rispetto a coloro che non ne dichiaravano, aumentava del 15-20% il rischio di eventi cardiovascolari (infarto e ictus).
Per quanto concerne il rischio di infarto, i comportamenti con effetto meno favorevole risultavano saltare la colazione e consumare spuntini prima di coricarsi, mentre l’abitudine di cenare tardi la sera aumentava maggiormente il rischio di ictus.
È probabile che, come spiegano gli autori, questi comportamenti alimentari si associno ad un aumento del rischio cardiovascolare peggiorando il livello di alcuni fattori di rischio cardiovascolare classici.
È tuttavia possibile che essi siano anche, almeno in parte, dei segnalatori di uno stile di vita poco equilibrato.
Lo studio, in ogni caso, conferma che la distribuzione dei pasti che includa una colazione mattutina ed una cena consumata non troppo tardi, senza spuntini successivi, si associa ad un più favorevole rischio cardiovascolare.
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