Società e Cultura

Responsabilità sociale e coercizione

Il senso di responsabilità sociale, la responsabilità verso gli altri, è un concetto cui tutte le società si appellano, proprio per le conseguenze che questa ha sulla società.

Le azioni che si compiono in un contesto sociale, infatti, hanno una rilevanza importante perché esse hanno effetti non solo sull’agente stesso ma anche sulle persone.

Per questa ragione, il sentimento di responsabilità sociale è un aspetto centrale dell’esperienza dell’agire nei contesti sociali e potrebbe essere considerata un fattore determinante nello sviluppo della moralità individuale.

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Uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, ha indagato in proposito, sui fattori sociali che possono restringere la libertà inglobando gli individui in un contesto coercitivo, deresponsabilizzando le persone e agendo sul loro senso di moralità.

Scrivono gli autori: “Ci si aspetta che le persone sotto il comando militare obbediscano agli ordini incondizionatamente e la loro responsabilità non viene valutata nel modo consueto. 

Il continuo equilibrio tra l’assunzione della piena responsabilità delle azioni individuali e il trasferimento della responsabilità alle autorità di comando va al cuore del modo in cui funziona la maggior parte delle società”.

In altre parole, l’esperienza della responsabilità sociale è un aspetto centrale del meccanismo che costringe le persone a comportarsi in modo responsabile e allo stesso tempo, anche i fattori sociali possono limitare la responsabilità: “a volte ci si aspetta che gli individui obbediscano a ordini coercitivi”.

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Stanley Milgram condusse una serie di esperimenti che modificarono profondamente la visione della responsabilità.

Scoprì, infatti, che la maggior parte delle persone poteva essere costretta ad amministrare quelle che sembravano punizioni dolorose.

Tuttavia, quegli esperimenti non hanno potuto rivelare come la coercizione influenzi il comportamento. 

Lo studio in questione, invece, ha misurato l’esperienza soggettiva di agire sotto la coercizione. 

“I risultati hanno mostrato che il contesto sociale di coercizione ha ridotto il senso individuale delle persone sulle loro azioni”, ha ridimensionato il senso di responsabilità sociale.

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Le valutazioni generali di responsabilità sociale hanno anche mostrato un ridotto senso di responsabilità sotto coercizione. 

“Inoltre, abbiamo scoperto che i potenziali relativi all’evento del tono mostravano un’ampiezza ridotta nella condizione coercitiva, rispetto a una condizione in cui i partecipanti sceglievano liberamente quale azione eseguire.

Questi risultati hanno confermato il potenziale per le situazioni sociali di modulare il proprio senso di agentività, e quindi la condotta morale”.

Agire sotto coercizione riduce quindi i sentimenti sia di azione che di responsabilità sociale per le proprie azioni. 

 

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