Peperoncino in estate: i benefici del piccante
Sono in molti a bandire il peperoncino e in generale il cibo piccante dalla loro tavola in estate.
Niente di più sbagliato.
Il peperoncino in estate, infatti, è appropriato perché stimola i recettori della temperatura che si trovano nel corpo favorendo smaltimento del calore e la sudorazione.
Il gusto piccante tipico del peperoncino si deve, così come riporta un documento della rivista Nutrition Foundation of Italy, a un alcaloide, la capsaicina, componente caratteristico del frutto di Capsicum.
“La capsaicina provoca il rilascio della sostanza P da alcuni nocicettori, desensibilizzando le terminazioni nervose che diventano insensibili al calore eccessivo ed agli stimoli chimici, e perdono la capacità di rilasciare i mediatori coinvolti nella trasmissione nervosa e nell’infiammazione”.
In altre parole il peperoncino e nel dettaglio il peperoncino in estate, grazie all’azione della capsaicina provoca un effetto analgesico, sfruttabile per casi di dolore cronico, come la neuropatia diabetica e i dolori neuromuscolari.
“Anche il dolore associato all’osteoartrosi sembra essere ridotto, anche se in modo meno significativo, dall’uso topico di capsaicina soprattutto con l’aggiunta di glicerolo trinitrato che riduce il rischio di irritazione cutanea” scrivono i ricercatori.
La capsaicina trova impiego anche nell’aumento della funzione vescicale e per ridurre l’incontinenza urinaria, nella riduzione della nausea e del vomito nel decorso postoperatorio, ed è stata testata nella cura del prurito associato all’insufficienza renale e come gastroprotettore nel trattamento con antinfiammatori non steroidei.
Tra le spezie conosciute, la capsaicina è nota per un effetto favorevole sulla spesa energetica, sull’ossidazione dei grassi e sul controllo dell’appetito, in associazione con l’aumento dell’attività del sistema nervoso simpatico.
“Aumentando il flusso ematico a livello gastrointestinale e modulando le sensibilità neuronali, che influenzano la motilità intestinale, e il rilascio di ormoni da parte delle cellule intestinali, la capsaicina sarebbe in grado di modulare appetito e sazietà”.
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