Come ogni anno, il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, destinata a sensibilizzare e informare il pubblico su questa diffusa e grave patologia. Sono 4 milioni gli italiani con diabete, più un altro milione che non sa di esserlo. E quelli con pre-diabete (una condizione che può portare al diabete nell’arco di 5 anni) sono altri 6 milioni. In pratica, un italiano su 6 si trova a fare i conti con il diabete e con lui la sua famiglia. Il diabete è una malattia progressiva nel tempo e cronica che esprime l’incapacità del nostro organismo di produrre e/o utilizzare adeguatamente l’insulina. Quest’ultima è un ormone prodotto dal pancreas che permette l’ingresso del glucosio nelle cellule, in modo che l’organismo possa poi utilizzarlo come fonte energetica. Nel caso in cui tale meccanismo subisca un’alterazione, si verificherà un pericoloso accumulo di glucosio nella circolazione sanguigna.
La terapia della malattia diabetica ha come cardine l’attuazione di uno stile di vita adeguato; con questo si intendono corrette abitudini alimentari, attività fisica e astensione dal fumo.
Un’alimentazione varia e moderata sono le chiavi per la prevenzione e la gestione del diabete. In questo contesto, la dieta mediterranea aiuta a contrastare la malattia. Questo regime alimentare, infatti, prevede un ampio consumo di ortaggi e legumi che, ricchi di fibre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue evitando i picchi di glicemia. La stessa funzione ce l’hanno i carboidrati, a patto di prediligere quelli complessi rispetto a quelli semplici e quelli dei cereali integrali rispetto a quelli raffinati. Contro il diabete via libera anche alle proteine del pesce e della carne bianca e agli acidi grassi omega 3, contenuti ad esempio nel pesce azzurro, e omega 9 presenti nell’olio extravergine di oliva.
La prima regola importante per chi è affetto da diabete è evitare alimenti molto ricchi di zuccheri come zucchero bianco e di canna, marmellata, miele, crema di nocciole e similari, dolci di ogni tipo, frutta sciroppata o candita, mostarda di frutta, bevande zuccherine (cola, acqua tonica, tè freddo, ecc) ad eccezione di quelle dolcificate con stevia, aspartame o saccarina, salse (tipo ketchup), succhi di frutta, perché contengono zucchero anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”.
Ecco allora 10 consigli nutrizionali per chi convive con questa patologia:
- Ridurre il consumo di zuccheri semplici;
- Ridurre il consumo di grassi saturi;
- Incrementare il consumo di fibra: consumare quotidianamente 2 porzioni di frutta (massimo 300 gr), almeno 3 di verdura e preferire alimenti non raffinati;
- Non saltare mai i pasti (colazione, pranzo e cena) e prevedere degli spuntini, evitando periodi di digiuno prolungato;
- Consumare pasti completi (carboidrati + proteine + verdura + frutta) a pranzo e cena;
- Suddividere equamente, nei 3 pasti principali, la quota totale di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, fette biscottate);
- Prediligere come condimento l’olio extravergine di oliva ed evitare burro, lardo e margarine;
- Evitare gli insaccati;
- Se non si hanno controindicazioni, limitare il vino a un calice durante i pasti principali;
- Evitare i superalcolici.