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La paura di cadere: rimanere in equilibrio

Il senso dell’equilibrio caratterizza la percezione che abbiamo del nostro corpo nello spazio, che ci permette di muoverci con sicurezza oltre che stare all’impiedi

Una ricerca pubblicata sulla rivista Jama Ophtalmology, condotta da David Crabb del Department of Optometry and Visual Sciences dell’Università di Londra, ha analizzato, attraverso la somministrazione di un questionario, 250 persone di età media di circa 50 anni.

Lo studio si connota tra i primi studi atti ad esplorare in maniera sistematica la relativa importanza attribuita al senso dell’equilibrio.

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Lo studio indagava sull’importanza che le persone danno in senso gerarchico ai sensi a disposizione.

La posizione relativamente alta dell’equilibrio ci dice che i “cinque sensi” tradizionali non siano necessariamente corrispondenti alle funzioni sensoriali a cui siamo più importanza.

Peraltro, questo è coerente con l’evidenza scientifica che dimostra come problemi di equilibrio possano diventare un fattore determinante nell’impoverimento della qualità di vita, tenuto conto dell’importanza dell’equilibrio per gli spostamenti e le attività giornaliere. “La Repubblica”

Il senso dell’equilibrio è un fattore che va deteriorandosi con l’andare dell’età peggiorando sostanzialmente la qualità della vita.

Ciononostante, la ricerca, trasmette un dato interessante, ovvero, allenare il corpo, esistono vari tipi di esercizio fisico che riescono a salvaguardare il senso dell’equilibrio.

Alcuni studi antecedenti avevano mostrato che il ballo, ma anche il Pilates possono avere effetti fortemente benefici per ristabilire il senso dell’equilibrio.

L’ elemento fondamentale che contraddistingue l’equilibrio è, infatti, la forza muscolare, che per sua natura, man mano che si avanza con l’età, tende a ridursi, rendendoci più instabili e inclini alle cadute: «Una forma di esercizio articolato, con componenti aerobiche ed anaerobiche, sembra fornire risultati positivi, assieme a specifici esercizi di equilibrio, integrati con esercizi di resistenza» dicono al Corriere della Sera gli autori della revisione «I gruppi di controllo che non hanno ricevuto alcun intervento, hanno mostrato un declino nell’abilità di mantenere l’equilibrio, il che suggerisce che sia l’inattività, più che uno specifico tipo di attività fisica a giocare un ruolo fondamentale nei meccanismi coinvolti nel mantenimento dell’equilibrio dell’anziano. Una regolare attività fisica comprendente componenti aerobiche, anaerobiche e propriocettive può essere praticata al fine di promuovere l’equilibrio e ridurre il futuro rischio di cadute».

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