Società e Cultura

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Tornare a un equilibrio sulla Terra attraverso una battaglia di diritti dell’umanità e ambientale.

Gli obiettivi individuati dalle Nazioni Unite per uno sviluppo sostenibile si pone l’obiettivo di contrastare la fame nei Paesi più poveri e garantire un buon grado di istruzione per tutti.

Un vero e proprio piano di azione che si traduce in un’agenda programmatica di cui pubblichiamo le fasi fondamentali che determinino una reale crescita mondiale.

 

1 – SCONFIGGERE LA POVERTÀ

Una bambina indiana rovista tra la spazzatura su una spiaggia di Mumbay (Ap)

Fase 1) Entro il 2030, eliminare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata come persone che vivono con meno di $1,25 al giorno

Fase 2) Entro il 2030, ridurre almeno della metà la percentuale di uomini, donne e bambini di ogni età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni in base alle definizioni nazionali

Fase 3) Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli mi, ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili

Fase 4) Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano uguali diritti riguardo alle risorse economiche, così come l’accesso ai servizi di base, la proprietà e il controllo sulla terra e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, adeguate nuove tecnologie e servizi finanziari, tra cui la microfinanza

Fase 5) Entro il 2030, costruire la resilienza dei poveri e di quelli in situazioni vulnerabili e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi estremi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali

Fase 6) Garantire una significativa mobilitazione di risorse da una varietà di fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo rafforzata, al fine di fornire mezzi adeguati e prevedibili per i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, ad attuare programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue dimensioni.

Fase 7) Creare solidi quadri di riferimento politici a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e attenti alla parità di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà

2 SCONFIGGERE LA FAME

Bambini sudanesi denutriti aspettano cibo in un orfanotrofio di Acumcum (Ansa)

Fase 1) Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri chi vive situazioni vulnerabili, l’accesso a una alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l’anno

Fase 2) Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione, incluso il raggiungimento, entro il 2025, degli obiettivi sull’arresto della crescita

Fase 3) Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, anche attraverso l’accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità che creino valore aggiunto e occupazione non agricola

Fase 4) Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri

Fase 5) Entro il 2020, assicurare la diversità genetica di semi, piante coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche del seme e delle piante gestite e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l’accesso e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale

Fase 6) Aumentare gli investimenti, anche attraverso una cooperazione internazionale rafforzata, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo

Fase 7) Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l’eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, come vuole il «Doha Development Round»

Fase 8) Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati e facilitare l’accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi alimentari

3 – SALUTE E BENESSERE

Vaccinazioni in un ospedale italiano (Ansa)

Fase 1) Entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per 100.000 nati vivi

Fase 2) Entro il 2030, mettere fine alle morti evitabili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età, con l’obiettivo per tutti i Paesi di ridurre la mortalità neonatale a non più di 12 su 1.000 nati vivi e, per i bambini al di sotto dei 5 anni, ridurre la mortalità a non più di 25 su 1.000 nati vivi

Fase 3) Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate e combattere l’epatite, le malattie legate all’uso dell’acqua e altre malattie trasmissibili

Fase 4) Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e la cura e promuovere la salute mentale e il benessere

Fase 5) Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui abuso di stupefacenti e l’uso nocivo di alcool

Fase 6) Entro il 2020, dimezzare il numero di decessi a livello mondiale e le lesioni da incidenti stradali

Fase 7) Entro il 2030, garantire l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, compresi quelli per la pianificazione familiare, l’informazione e l’educazione, e l’integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali

Fase 8) Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione dai rischi finanziari, l’accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso a farmaci essenziali sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili e vaccini per tutti

Fase 9) Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da inquinamento e contaminazione di aria, acqua e suolo

Fase 10) Rafforzare l’attuazione della «Convenzione quadro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità» sul controllo del tabacco in tutti i paesi, a seconda dei casi

Fase 11) Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che colpiscono soprattutto i Paesi in via di sviluppo, fornire l’accesso ai farmaci essenziali e ai vaccini a prezzi accessibili, in conformità con la Dichiarazione di Doha sull’Accordo TRIPS e la salute pubblica , che afferma il diritto dei Paesi in via di sviluppo ad utilizzare appieno le disposizioni dell’accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale in materia di flessibilità per proteggere la salute pubblica e, in particolare, di fornire l’accesso ai farmaci per tutti

Fase 12) Rafforzare la capacità di tutti i Paesi, in particolare i Paesi in via di sviluppo, per la prevenzione, la riduzione e la gestione dei rischi per la salute nazionale e globale

ISTRUZIONE DI QUALITÀ

Alunni in una scuola italiana (Prospekt)

Fase 1) Entro il 2030, assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi completino una istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità che porti a rilevanti ed efficaci risultati di apprendimento. E abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce di qualità, alle cure necessarie e all’accesso alla scuola dell’infanzia

Fase 2) Garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, professionale e di terzo livello, compresa l’Università

Fase 3) Aumentare il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

Fase 4) Eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, i disabili, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili. Assicurarsi che tutti i giovani e una parte sostanziale di adulti raggiungano l’alfabetizzazione e l’abilità di calcolo

Fase 5) Assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’educazione e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale

Fase 6) Costruire e adeguare le strutture scolastiche in modo che siano adatte alle esigenze dei bambini, alla disabilità e alle differenze di genere in ambienti sicuri, non violenti, inclusivi

Fase 7) Espandere a livello globale il numero di borse di studio a disposizione dei Paesi in via di sviluppo per l’iscrizione all’istruzione superiore, comprendendo programmi per la formazione professionale e della tecnologia dell’informazione e della comunicazione, tecnici, ingegneristici e scientifici

Fase 8) Aumentare notevolmente l’offerta di insegnanti qualificati in particolare nei Paesi meno sviluppati

Ricerca ASviS, Associazione italiana per lo Sviluppo Sostenibile https://sustainabledevelopment.un.org/post2015/transformingourworld

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *