Medicina

Linfedema quel gonfiore cronico a caviglie e gambe

Il linfedema è una malattia cronica che si manifesta con un progressivo gonfiore alle caviglie e alle gambe ma può interessare anche le braccia; è causato da una disfunzione del sistema linfatico.

Considerata in passato una patologia rara, oggi il linfedema interessa 350mila persone, registrando all’anno, circa 40mila casi nuovi.

La condizione determinata dal linfedema può rivelarsi molto debilitante per la difficoltà che essa provoca nei movimenti, anche quelli più banali come il vestirsi.

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Il linfedema è una patologia che si presenta dopo specifici trattamenti oncologici di cui conosciamo due principali forme, quelle dette “primarie” e quelle “secondarie”.

Le primarie si riconducono a malformazioni dei vasi del sistema linfatico mentre le secondarie si adducono a eventi esterni che compromettono la normale funzione del sistema linfatico.

Nonostante il linfedema sia cronico, è possibile controllare il gonfiore con specifici bracciali e calze elastiche, tecniche di autocura come la ginnastica decongestiva e l’auto-bendaggio.

Valido, inoltre, il sostegno e il sollievo che si può trarre da massaggi e la pressoterapia domiciliare che tendono a stabilizzare i linfedemi.

È possibile ricorrere anche a un intervento di microchirurgia ricostruttiva del sistema linfatico.

L’intervento si stabilisce soltanto dopo un’attenta valutazione di rischi e benefici specifici del caso singolo.

In genere si continuano i trattamenti di linfodrenaggio e se opportuno elastocompressivo.

Laserterapia e terapia all’ossigeno iperbarico rappresentano nuove frontiere per il trattamento del linfedema che, seppur nati per altri scopi, possono dare sollievo a chi soffre di gonfiore diffuso agli arti.

Chi soffre di linfedema deve porre attenzione accurata agli sforzi fisici da sostenere e proteggere la pelle con repellenti contro ogni puntura di insetto nonché evitare una lunga esposizione al sole da cui è bene proteggere la pelle con apposite creme.

Tutto ciò col fine di evitare la linfagite, uno stadio aggravato del linfedema.

Se si riesce a intervenire nella fase iniziale è possibile ridurre i sintomi fino al 70%, per questa ragione è necessaria un’informazione maggiore sulla patologia perché questa sia affrontata in tempo prima che avvenga una modificazione patologica dei tessuti.

 

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