Consumo di pasta: è boom
Consumo di pasta in un crescendo vertiginoso.
È ciò che emerge da un’indagine Doxa sulle abitudini alimentari di italiani e non solo durante il lockdown.
Perché aumenta il consumo di pasta?
La pasta, in particolare per gli italiani, rappresenta il comfort food prediletto.
A prediligere il piatto di pasta sono ben 6 italiani su 10, che la mangiano ogni giorno.
Non è tutto.
Il consumo di pasta segna un record non solo nelle cucine italiane ma anche nel resto d’Europa.
In tutti i Paesi dove si è indagato sul consumo di pasta, la ricerca Doxa ha rilevato, infatti, un trend in crescita netta.
La maggioranza della popolazione la consuma in media da 1 a 4 volte a settimana, in percentuali che variano dal 56% per gli americani all’85% dei francesi, passando per il 61% dei tedeschi.
Il consumo di pasta è un trend in crescita quasi globalmente, probabilmente anche per la sua versatilità, dato che è possibile cucinarla come insegna la tradizione ma allo stesso tempo è facile inventare nuove ricette su base di questo delizioso alimento.
Stando alla fotografia scattata dalla Doxa, il 26% del campione (con punte in Italia e Francia) ha preparato ricette della tradizione e di famiglia, per trovare conforto in un momento incerto.
Il 21% ha preparato ricette più elaborate, avendo più tempo libero a disposizione e ancora, hanno sperimentato “nuove ricette e nuovi metodi di cottura” (20%).
Italiani e francesi, in particolare, hanno acquistato “nuovi formati e tipologie di pasta come quella integrale, di legumi, senza glutine”, (15%).
Tra le curiosità, il 10% degli americani ha ordinato la pasta con il food delivery.
Germania (51%) e USA (43%) sono i paesi con più consumatori “conservatori” che non hanno modificato le loro abitudini.
Dalla ricerca emerge che ogni Paese ha il suo formato preferito: gli italiani preferiscono la pasta corta e rigata, mentre inglesi e americani quella lunga.
I tedeschi quella fresca (ripiena e non).
I francesi, invece, sono i maggiori estimatori della pasta corta e liscia.
Su una cosa tutti o quasi sono d’accordo: la qualità della pasta italiana non è in discussione.
E infatti la pasta made in Italy è la prima scelta nella dispensa globale.
È la preferita per il 72% delle famiglie inglesi, il 68% di quelle francesi, il 54% di quelle tedesche e il 48% negli Stati Uniti.
Pasta come comfort food allora?
Si, perché grazie al triptofano arriva velocemente al cervello agendo da cibo del buon umore.
Leggi anche: Pasta fredda il monopiatto che aiuta la linea