Lavorare a maglia: il progetto
Lavorare a maglia comporta una serie di benefici per la nostra mente.
In inglese lavorare a maglia si traduce come l’attività del knitting, e indica sia il lavorare a maglia che all’uncinetto.
L’associazione Gomitolorosa, impegnata nella promozione della solidarietà, il recupero del benessere e l’attenzione all’ambiente, ha avviato all’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano un progetto che mira a studiare quanto l’attività di knitting possa giovare al nostro cervello.
Scrive l’associazione nel comunicato stampa: “Una delle ipotesi da verificare è questa: è vero che il lavoro a maglia influisce sul livello di attenzione in modo simile alla meditazione?”
Ma quanto fa bene sferruzzare?
A queste e altre domande potrà fornire alcune risposte il progetto di ricerca promosso da Gomitolorosa Onlus e realizzato da Neurologi, Neurofisiologi, Psicologi della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano che stanno sottoponendo volontarie e volontari aMagneto/Elettroencefalogramma (M/EEG), metodica non invasiva usata per registrare l’attività magnetica e elettrica cerebrale prima e dopo il lavorare a maglia.
Il progetto si svolge in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Reading, UK.
Ciò che si vuole approfondire riguarda i meccanismi sottesi ai numerosi benefici segnalati per la salute mentale, l’attenzione e il benessere derivanti dall’attività del lavorare a maglia.
“Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento”.
“Sono stati segnalati numerosi benefici per la salute mentale ed il benessere derivanti da un’attività come il lavoro a maglia.
Tuttavia i meccanismi sottesi ad eventuali benefici sono da approfondire”.
“Il nostro studio ha l’obiettivo di confermare quello che le volontarie e i volontari della nostra associazione sperimentano empiricamente ogni volta che prendono in mano i ferri e si sentono meglio” così come commenta il dottor Alberto Costa, presidente della onlus e oncologo senologo riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo all’avanzamento della cura dei tumori al seno.
Dal 2012, i volontari di Gomitolorosa, i medici sostenitori e amici promuovono, sostengono e raccomandano la Lanaterapia in dieci ospedali, da Messina, a Milano, perché credono fortemente che il lavoro a maglia o all’uncinetto rappresenti un’attività dalla quale trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale e costituisca uno strumento integrativo del percorso di cura, scrive il comunicato.
Tutte le info per diventare volontari e partecipare allo studio al sito https://www.gomitolorosa.org
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